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.: Premessa - questo diario di viaggio, è in fase di sviluppo... aggiungerò in futuro
altre parti della storia, altre informazioni e altre foto.
Quindi, per ora leggete quello che c'è ma
tornate ancora ok ?

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sopra: Sannomiya vista dalla stazione :.
23 MAGGIO 2003 - tre Niji
a Kobe città!
.: Sannomiya, il
centro di Kobe Quando dico tre Niji, intendo ovviamente io, Rebecca
e Julien ^^ Mentre invece, Sannomiya è la zona centrale della città in
cui stavamo, e cioè Kobe. Sannomiya è un po' come Manhattan per New
York, o come zona Duomo per Milano. Insomma, il centro dai.
La mattina del 23, le nostre "mamme" che erano tre capi-zona della
associazione Hippo, avevano una riunione ad Osaka (riunione che aveva
cadenza mensile), e quindi noi saremmo rimasti soli in casa, dato che,
ovviamente, i figli erano a scuola e i mariti al lavoro... ergo, ci
dissero: perchè non vi fate un bel giro in centro? Per noi era
un'occasione d'oro... potevamo girare liberamente fino a pomeriggio
inoltrato e scoprire con calma tutto ciò che ci incuriosiva! Eravamo
tutti e tre entusiasti della cosa, e ci alzammo di prima mattina,
prendendo la metro alle 9, accompagnati dalle nostre mamme, che ci
indicarono dove scendere, mentre loro proseguivano con la metro per
Osaka (dovete sapere che in Giappone metropolitana e treni sono
collegati, infatti tutto è scorrevole e funziona benissimo...). Erano
neanche le 10 di mattina, e noi tre eravamo da soli a Sannomiya: per la
prima volta, stavamo davvero vivendo il Giappone, soli, senza aiuti,
senza guide... la cosa ci spaventava ed esaltava al tempo stesso! La
nostra paura era quella di perderci, ma io per fortuna ho sempre avuto
un ottimo senso dell'orientamento, e tenevo bene a mente ogni strada che
percorrevamo... la prima reazione fu simile a quella vissuta
all'aereoporto: era tutto un "guarda quello! Guarda questo!!!".
Passammo quasi tutto il
resto della mattina a passeggiare senza troppe pretese...
osservavamo la
gente, le vetrine, i palazzi... rimanemmo estasiati dal primo
distributore di lattine! E ovviamente, non fu possibile resistere alla
tentazione! Io presi un Tè verde in lattina, ma non mi piacque molto...
era senza zucchero :P Rebby prese una bibita latte e fragola buonissima,
che io assaggiai più volte... e Joy invece un'altra bibita "sportiva"
tipo Gatorade che si chiamava Aquarion: questa bibita era deliziosa,
trasparente, non gasata, al gusto di gazzosa... in seguito la comprammo
più volte in maxibottiglioni al supermarket ^^ Verso l'ora di pranzo,
finimmo quasi per caso in quella che è la "galleria" di negozi più lunga
di tutta Kobe, e cioè la Motomachi Gallery: copriva ben 20 isolati!!!
Non so quanti kilometri fosse, ma noi camminammo per più di un'ora per
percorrerla tutta!
Lungo
la Motomachi
[foto qui sopra],
ci fermammo più volte a osservare i negozi, anche entrandoci dentro e di
tanto in tanto facevamo qualche foto ^^ Fino a che, i nostri stomaci
cominciarono a brontolare... in una delle viuzze traverse intravedemmo
una Boulangerie (panetteria) e ci comprammo i mitici sandwich e diverse
briochine dolci e salate: qui urge una spiegazione...
dovete sapere che
le panetterie vere e proprie non esistono in Giappone, perchè come
sapete i jappo mangiano il riso, e non il pane come noi... quindi, la
Boulangerie è più una pasticceria dove comprare cose golose! Il pane si
compra per spalmarci sopra il burro, la nutella, la marmellata, o per
fare dei panini... e mai per contorno o per fare scarpetta. Inoltre, in
tutte le Boulangerie si trovano brioche dolci di ogni tipo, con creme di
ogni genere, cioccolata, zucchero glassato, frutta... anche cose strane,
tipo il pane al melone, alla cannella, al curry, agli azuki (fagioli
dolci giapponesi), ai gamberi... e molte altre cose particolarissime. Io
ho assaggiato molte di queste cose e il pane al melone
[foto qui di fianco] (o Melonpan, come
lo chiamano loro) è qualcosa di eccezionale, vi assicuro... Julien da
quel giorno, conquistato dalla varierà di cose che si possono trovare
(ogni Boulangerie ha una varietà di almeno 50 tipi di pane... le più
grosse ne contengono anche un centinaio!!!), si impose di assaggiare
tutti i tipi di pane che trovava, e infatti credo che nei due mesi che
siamo stati lì abbia assaggiato davvero di tutto!!! I sandwich invece,
erano quelli che si vedevano sempre nei cartoni... simili ai nostri, ma
con molti strati e ingredienti, a volte anche particolari. Questi
ultimi, così come le bibite, li comprammo a un Convenience Store (un
minimarket), della linea Lawson, uno dei più diffusi del Giappone.
Consummamo il lauto pasto seduti su una panchina gentilmente offerta
dalla Boulangerie (i giapponesi pensano proprio a tutto...), e
proseguimmo la camminata dopo esserci riposati un pochino.
Terminata
la galleria, superammo la zona di Chinatown
[foto qui di fianco]
arrivammo a
quello che doveva essere uno dei centri commerciali più grandi di
Kobe... era immenso!!! Aveva 6 piani ed era lungo qualche kilometro!
Giuro, non sto esagerando!!! Lo percorremmo per ore... cominciavamo ad
avere male ai piedi ^^ Dentro ci trovammo di tutto... vestiti, scarpe,
negozi di animali, di giocattoli, di gadgets, di fumetti... di miniature
fantasy! Tra i più strani, due negozi di giochi solo anni 70/80 in cui
trovammo persino i Puffi! Un'altro vendeva solo cover di cellulari,
Rebby se ne comprò uno di Hello Kitty che non era adattabile al suo
cell, ma che so che conserva ancora come cimelio collezionistico :P Poi
c'era un negozio che vendeva solo gashapon, e due colossali negozi di
manga e anime, dove c'era dentro il paradiso... giuro... di tutto
ragazzi, ma proprio di tutto... ho visto persino le mutande e i collant
dedicati a singole serie di cartoni!!! E poi le sale giochi... mamma che
robe! C'erano quelle coi classici e quelle con le ultime novità! A un
certo punto, eravamo a pezzi, prendemmo di nuovo da bere e ci sedemmo
sulle scale del secondo piano, esausti... dopo aver riposato nuovamente,
scendemmo in strada, per vedere i negozi esterni del centro, che si
collegavano alla Motomachi. Da lì, decidemmo masochisticamente di
dirigerci verso il quartiere Kitano che ha una sua storia: praticamente
è un quartiere di Kobe eretto sulle colline nei primi del '900 dai
coloni stranieri che all'epoca giungevano a Kobe... e quindi inglesi,
francesi, olandesi, spagnoli, americani... dovete sapere infatti che
Kobe ha la fama di essere la città più internazionale del Giappone,
infatti, dopo Tokyo, è quella che conta il più alto numero di stranieri
tra i suoi residenti. Si tratta comunque di un numero esiguo... ma io e
Julien per curiosità, durante le vacanze abbiamo contato tutti gli
occidentali che beccavamo per strada e ne abbiamo visti circa una
cinquantina... pensate che per "solidarietà" internazionale, uno una
volta in metrò ci ha rivolto la parola in inglese, chiedendoci di dove
eravamo: lui era americano e ci raccontò di essere in Giappone perchè
viveva con la sua ragazza che aveva conosciuto proprio durante un
viaggio di piacere simile al nostro!

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sopra: il quartiere Kitano è ricco di autentici edifici in stile
occidentale :.
Ma torniamo a noi. Come
ho detto, il quartiere Kitano era in collina, e noi stanchi come
eravamo, ci ritrovammo a doverci fare una salita non indifferente... di
circa mezz'ora!!! Mentre eravamo lì pensavamo "ma chi ce l'ha fatto
fare..." e vabè :P Il quartiere comunque valeva la pena, era formato da
case in vari stili coloniali, alcune delle quale erano dei musei, oppure
antiche case ancora contenenti i mobili dell'epoca, perfettamente
mantenuti, e visitabili... quello che affascina i giapponesi è vedere
come vivevano gli occidentali all'epoca ;) Altre case erano invece dei
negozi d'alta moda (firme italiane, francesi e di altre nazionalità),
inoltre, c'erano moltissimi ristoranti di ogni genere e nazionalità. La
discesa fu più rapida e riposante, anche perchè un venticello fresco
rendeva l'aria meno umida. Era quasi ora di tornare, ci rimaneva ancora
un'oretta... la impiegammo entrando in un centro commerciale non enorme,
posto in un grattacielo, con una colossale hall piena di panchine e
fontane... usammo quell'ultima ora facendo un giretto davvero
rapidissimo (eravamo esausti e anche un po' stanchi di giretti e
vetrine... avevamo proprio fatto il pieno!!!) e poi sdraiandoci quasi
sulle panchine...
Arrivò
l'ora di tornare, avevamo appuntamento con le nostre mamme alla stazione
di Sannomiya
[foto qui di fianco],
che per fortuna distava poco da dove eravamo! Non ce l'avremmo fatta a
camminare ancora... tornammo a casa quasi addormentandoci in
metropolitana, mentre le nostre mamme, curiosissime, ci chiedevano cosa
ne avevamo pensato del centro e cosa avevamo fatto. La giornata terminò
con una bella cena a base di Riso al Curry, e subito dopo andai con Yuko
(questa volta da solo) a un'altra Hippo riunione, dove incontrai i
membri della mia zona: dovete sapere che ogni zona ha un suo "gruppo"
composto al massimo da una ventina di persone, e che ha un capo-zona.
Yuko, Sumie e Izumi erano tre capo-zona, e quindi, ognuna di loro aveva
il proprio gruppo. Noi tre quindi, abbiamo avuto varie riunioni soli con
i nostri relativi gruppi, oltre ad altre riunioni più grandi tutti
insieme o addirittura con maxi-gruppi ad Osaka, durante le famose
riunioni mensili... ma di tutto questo vi parlerò più avanti...
continuate a leggere ;)
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ATTENZIONE
da questo punto in
poi, non vi descriverò la nostra vacanza giorno per giorno, ma
mi limiterò a descrivervi le giornate più interessanti... anche
perchè, sono capitati giorni nel corso dei due mesi di soggiorno in cui facevamo cose già fatte,
andavamo alla ricerca di souvenirs oppure restavamo a casa a
guardarci film in giapponese, o uscivamo fuori a cena, o
andavamo a riunioni hippo... quindi cose più di routine ;)
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24 MAGGIO 2003
.:
I miei primi Takoyaki Il 24 io e Yuko facemmo un salto nel centro
commerciale vicino a casa sua... non era immenso, ma conteneva comunque
delle chicche di negozi, tra cui il Sanrio Shop, un 100yen Mart, un
negozio di casalinghi stupendo (dove c'era persino la Moka Bialetti, che
in seguito, prima di partire regalai a Yuko!!!), un bellissimo negozio
di giocattoli (in cui comprai il mio Monciccì gigante) e svariati banchi
di cibi, tra cui i Takoyaki e un'ottima Boulangerie, dove comprai il mio
primo Melonpan.
Quel giorno, feci per la prima volta la spesa con Yuko, ammirando questa
volta un supermarket davvero grande... c'era di tutto dentro... compreso
il cibo italiano!!! Se volete saperne di più, cliccate
QUI
. Prima di uscire dal market, vidi i Takoyaki
[foto qui di fianco],
li avevo scoperti guardando Card Captor Sakura: altro non sono che
deliziose polpettine di polipo... non so esattamente gli ingredienti
precisi, ma posso dirvi che li trovai buonissimi... il tizio del
negozietto li fece al volo e ce li servì caldi caldi... mamma che
delizia!!! Sono in assoluto una delle cose più buone e appetitose che ho
mangiato in Giappone.
.: In sala prove con
la band di Tetsuo La serata del 24 fu carina e diversa dal solito ^^
Dovete sapere che all'epoca, Yuko cantava come corista in una band
composta da alcuni amici, uno dei quali, Tetsuo, era anche membro del
mio gruppo Hippo. La band era composta da una cantante di cui non
ricordo il nome,
da
Tetsuo alla chitarra, da Kaneka-san al basso, da Yuko come corista e da
un batterista folle che suonava con una maschera da catch in faccia ^^
.: QUI A FIANCO Partendo da sinistra: Tetsuo, Kaneka-san, un amico che
era venuto a sentire la band, il batterista mascherato, la cantante
stonata, Yuko.
Quella sera ci siamo
trovati con gli altri a Sannomiya, in centro, e abbiamo visto l'altro
lato della città: una zona di Sannomiya di sera diventa il quartiere "a
luci rosse" e cioè pieno di Love Hotel, locali di spogliarelli,
"massaggi", case chiuse... e cose così. La prostituzione e il gioco
d'azzardo influiscono poco sulla criminalità, infatti si poteva
camminare senza problemi o paura... tanto che, la sala prove in cui
siamo andati era in pieno centro, dalle parti di questa zona, ed era
piena di giovani ragazzini che suonavano rock per strada, davanti alla
sala o dentro... ovvio :P La gioventù giapponese è strana, e
contradditoria come il resto del paese... i ragazzi ti guardano con aria
di sfida, ma poi se ci parli sembrano timidi, e sono comunque educati...
cercano di fare i ribelli, ma si vede che non sanno proprio da dove
cominciare ^^ Sono troppo puliti nei modi di fare e di vestire per
apparire davvero dei casinisti ;) Rebecca quella sera infranse molti
cuori... la bava era ovunque... ahahah ^^ Entrammo in sala, dove gli
altri ci stavano aspettando: erano tutti molto simpatici, in particolare
il bassista Kaneka-san, che parlava bene inglese e sparava un mare di
cazzate ^^ Suonarono quasi per tutto il tempo, in modo impeccabile una
canzone dei B'z che andava in radio in quel periodo e che si chiama
"It's Showtime" se volete sentirvela per curiosità ;) I maschietti erano
bravi... la cantante invece un bel po' stonatella ^^ Yuko se la cavava,
ma non tirava bene fuori la voce, nonostante avesse un bel tono.
Mancavano 10 minuti al
termine dell'ora di affitto della sala, e sapendo che noi tre suonavamo
e cantavamo, Tetsuo ci chiese di suonicchiare qualcosa... io mi misi al
microfono, Rebecca al basso e Julien alla chitarra e improvvisammo uno
dei nostri pezzi ;) Fu molto carino! Eravamo un po' fuori allenamento,
ma venne una bella cosa comunque! Poi Io e Julien buttammo giù al volo
"More then Words" degli Extreme, e infine lui e Rebby fecero un duo
strumentale improvvisato basso-batteria.
Salutammo tutti quanti dopo aver fatto due passi, e Kaneka-san ci
strappò la promessa di andarlo a trovare a casa sua per fare un po' di
casino e tirar su un bel barbeque! Accettammo con entusiasmo,
inserendolo nell'agendina degli impegni ;) Ormai ci sentivamo al 100%
delle rockstar :P
25 MAGGIO 2003
.: Il Tempio
& i Tanuki
Il
25 fu il mio primo giorno "spirituale" in Giappone. Era domenica, e Yuko
e Junji mi portarono in un tempio che distava circa 30 min da casa, in
mezzo alle montagne. Salimmo un bel po' per le colline, che poi
divennero monti, attraversando paesini e boschetti. Giunti in cima, ci
ritrovammo in questo tempio di cui, scusatemi, non ricordo il nome.
Era bellissimo: il portale (torii) era gigantesco e decorato, la via che
portava all'interno del tempio si snodava tra gli alberi del bosco
montano e c'era un'aria freschissima, anche perchè era una giornata in
cui la pioggia andava e veniva ;P Mi presi tutto il tempo per visitare
il tempio e le sue "shrine" osservando ogni dettaglio lungo il
percorso... arrivati all'edificio principale, ebbi modo per la prima
volta di lavarmi le mani da quelle fontanelle sotto i porticati di legno
(perdonatemi, non conosco il nome preciso) e poi andai a pregare dopo
aver suonato il campanaccio e aver battuto le mani due volte, alla
giapponese insomma ;) Dopo aver pregato, gettai uno yen come offerta per
gli Dei... e sapete una cosa? Sono passati più di due anni ma il
desiderio è statao esaudito ^_^ Dico sul serio!!! Dopo aver pregato,
comprai il mio primo talismano, e un bracciale buddhista fabbricato dai
monaci che conservo ancora oggi e che porta la salute ^^ Dopo il tempio,
ci inoltrammo nella foresta adiacente, per visitare un antico pozzo
magico, sorvegliato dai Tanuki
[foto qui sopra],
e cioè tassi giapponesi (che mi era stato detto vivevano in abbondanza
tra quelle montagne), e che aveva questa caratteristica: era un pozzo
molto profondo, coperto da un portico e dalle fitte fronde degli
alberi... ma se si riusciva a vedere un riflesso di luce in fondo al
pozzo, allora voleva dire che i Kami (spiriti/divinità) della foresta
sarebbero stati generosi, portando fortuna ^^ Non ci crederete... ma io
riuscii a vedere un puntino di luce in fondo al pozzo!!!
.: Party di benvenuto! Quel pomeriggio, dopo il tempio, io e Yuko
andammo a fare la spesa al centro commerciale più grande della zona, il Plenty,
che era vicino a dove abitava Julien, e infatti ci incontrammo anche con lui e Rebecca. Tutti e quattro
andammo un po' in giro e
tra le tante cose che offriva il megamarket interno, c'era persino il
pesto alla genovese della Barilla!!! Lo comprammo e decidemmo di adoperarlo per la cena, dato che ci aspettava un Party di
benvenuto in cui avremmo conosciuto un mare di gente Hippo, che non
vedeva l'ora di vederci! E che, giustamente, voleva darci un degno
benvenuto :P Tornati a casa mia, preparammo tutti insieme la pasta al
pesto, adoperando della pasta corta. La sera, eravamo pronti e arzilli,
e ci recammo alla festa. C'erano almeno una cinquantina di persone, se
non di più !!! Alcuni li conoscevamo, altri non li avevamo mai visti !!!
Passammo la serata a presentarci, giocare, ballare, cantare e mangiare
come dei facoceri ^^ Ognuno aveva portato da casa un sacco di cose
buone, e noi tre assaggiammo praticamente tutto, eravamo curiosissimi ed
era una buona occasione per mangiare cose di casa di ogni genere ^^ La
nostra pasta al pesto finì nel giro di tre secondi, nonostante ne
avessimo cucinato due kili !!! Fu davvero una bella serata, e l'ennesima
conferma che i giapponesi sono delle persone si timide e riservate, ma
anche generosi, simpaticissimi, ospitali e cortesi! E quando si lasciano
andare un pochino perchè hanno un filo di confidenza... allora si
scatenano del tutto!!!
26 MAGGIO 2003
.:
Primo giretto per Osaka Il 26 tornammo finalmente ad Osaka.
C'eravamo solo passati attraverso con l'autobus, non c'era ancora stata
occasione di vederla per bene! Osaka è una città incredibile: seconda come
dimensioni in Giappone, è veramente gigantesca, talmente grande che
raggiunge Kobe con la sua periferia, dando vita a una doppia città che i
giapponesi chiamano "Hanshin"
[mappa qui di fianco]
intesa coma fosse un'unica
città che include sia Osaka che Kobe appunto. C'è persino la squadra di
baseball degli Hanshin Tigers, una delle più forti e amate del Giappone!
Da casa mia Osaka era abbastanza vicina, circa una mezz'oretta di
metropolitana. Quel mattino dovevamo recarci alla sede della Hippo
Family di Osaka, i veri e propri uffici direzionali. Le nostre mamme ci
fecero fare un giro più lungo uscendo dalla metro, in modo da farci fare
una passeggiata per vedere almeno un pezzettino del centro. Giunti agli
uffici, ci recammo al decimo piano, dove ci aspettavano il "boss"
dell'ufficio e la sua assistente Rita (inteso come nickname), che aveva
due tette enormi! Davvero una bella gnocca tra l'altro :P Negli uffici
Hippo c'era anche una sala incontri, dove trovammo gente di tutta Osaka,
incluso un ragazzo francese che era ospite di una famiglia... era
piuttosto antipatico e si atteggiava a figo, approfittando un bel po'
della sua bella (si fa per dire) diversità... quindi la nostra missione
divenne smerdarlo a tutti i costi, e sboroneggiare ancora più di lui :P
E infatti così fu... ahahahah. Comunque, proseguimmo la riunione, e fu
simpatico perchè c'erano molte persone simpatiche e fu molto divertente
presentarsi e fare amicizia.
.:
Okonomiyaki finalmente!!! Usciti dall'ufficio, dopo aver
chiacchierato ancora col boss e Rita che ci invitarono a tornare a
trovarli, decidemmo di andare a mangiare, finalmente, un Okonomiyaki!
L'Okonomiyaki
[foto qui di fianco]
è una tortina a la base di
farina, cavoli tritati, acqua e uova, i rimanenti ingredienti variano in
base alla regione o alla città, e in ogni ristorante sono disponibili
moltissimi tipi di Okonomiyaki. Il cliente può scegliere gli ingredienti
da aggiungere, Okonomi infatti significa "come vuoi tu" e "yaki" lo si
aggiunge per indicare cibi fritti, saltati o alla griglia. Un po' come
la pizza insomma, il paragone mi infastidisce ma è inevitabile.
Sull'Okonomiyaki è quindi possibile mettere diversi ingredienti, e
quindi ogni genere di carne, pesce, molluschi o verdura, nonchè
formaggio, funghi, uova e vari condimenti, tra cui i più diffusi sono la
salsa Okonomiyaki e la maionese giapponese, che come vi ho già detto è
più leggera della nostra, oltre agli obbligatori Katsuobushi (sarebbe
tonno essiccato tagliato finissimo, ne viene fuori una sorta di
"parmigiano") e Aonori, e cioè alghe essiccate in polvere. Il localino
in cui andammo per mangiarli era davvero piccolo, e stava in un piccolo
centro commerciale nei pressi della stazione della metro che dovevamo
prendere per il ritorno. Ora, io presi se non ricordo male un
Okonomiyaki misto: c'era su sia il pesce, mi pare gamberetti, che la
carne di porcello. Non so se è una questione che è un cibo un po'
pasticciato, o se era per la presenza del mochi o il condimento
eccessivo... ma francamente non mi piacque granchè. Rimasi molto deluso
da questa cosa, perchè per anni, vedendo Ukyo in Ranma 1/2 mi sognai di
assaggiarne uno... però chissà, magari il ristorante non era un buon
ristorante, e aveva un cuoco incapace... quando tornerò di nuovo in
Giappone, darò una seconda chance a questa pietanza così particolare ^^

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sopra: il negozio di giocattoli Kiddyland di Osaka ^^ :.
.: Un negozio di giocattoli stupendo!!! Il pomeriggio
passeggiammo ancora per il centro, e mentre girovagavamo, ci ritrovammo
di fronte a un colossale negozio di giocattoli! Si trattava di
Kiddyland, uno dei più grandi negozi di giochi di Osaka, e non era un
centro commerciale! Era proprio un negozio! Appartenente a una catena,
ma comunque un comune negozio! C'era dentro di tutto... sia roba nuova
che vecchia, con interi settori dedicati al modellismo, ai Monchhichi
(Monciccì da noi), agli Zoids, alle serie Super-Sentai, a Godzilla, ai gashapon, ai robot (anche cose antiche), ai
Pokèmon... ogni ben di
Dio, giuro!!! Rimanemmo dentro quel negozio la bellezza di due ore,
ammirando con calma ogni cosa esposta sugli scaffali, nelle vetrinette,
e sbavando di fronte al plastico degli Zoids! C'erano schermi tv ovunque
che proiettavano le serie di moda in quel periodo (all'epoca andavano
moltissimo i Gao-rangers, Naruto, One Piece e Machine Robot Rescue), e
poi in alto colossali statue di Mazinga, Goldrake, Devilman e Superobot
28 che ci scrutavano con aria se vera!!! Non mancava proprio nulla :) Ci
promettemmo di ritornarci, anche perchè non avevamo dietro molti
soldi... io comunque mi comprai un modello in gomma di King Ghidorah e
Rebby due Monciccì: uno vestito da leopardo e uno da coniglietto ^^
Tornammo a casa che il sole tramontava... stavolta il treno di ritorno
passò sopra la città, e fu bellissimo vederla dall'alto!!! Osaka è
proprio una bellissima città. A casa, ci aspettava la torta alla crema
con le fragole, o Ichigo Cake come la chiamano loro
[foto qui di fianco]
;) Dolce che i
giapponesi adorano e che si trova in qualunque pasticceria :) Fu Rebby
ad avere l'idea, dato che all'epoca quando ci guardavamo insieme CC
Sakura, Kero-chan si mangiava sempre sta benedetta torta, allora disse
"la voglio pure io, compriamola!" e così quella sera abbuffata di dolce
;)
27 MAGGIO 2003
.:
il castello di
Himeji Il 27 decidemmo di fare una gita tutti insieme, portandoci dietro
anche altre due amiche Hippo con relativi figlioletti, e andammo a
Himeji, piccola città molto vicina a Kobe in cui c'era il più antico castello
del Giappone
[foto qui di fianco]
ancora intatto (molti altri castelli sono più antichi, ma
bruciarono durante le guerre e furono poi ricostruiti). Il castello di
Himeji era davvero bello! Circondato da mura, boschi e giardini, con
molti monumenti e attrazioni storiche. L'edificio era circondato anche
da mura interne, massicissime e piuttosto alte e ripide... mentre ci
passavo vicino pensavo: "chissà quanti ninja hanno scalato queste mura
per uccidere qualche personaggio dell'epoca" :P Visitammo tutto il
circondario, incappando in una splendida mostra di Bonsai, e poi
entrammo nel castello, dove era possibile vedere le stanze dei soldati,
della principessa, e le sale più interne del castello, fino su in cima
alla torre da cui ci si poteva godere il panorama! Le scale interne
erano ripidissime, tutte in legno, e quelle degli ultimi piani davvero
strette... per noi che eravamo così alti (183 cm io, 179 cm Julien, 177
cm Rebecca) fu complicato salire gli ultimi
due piani! Ma fu anche molto divertente, soprattutto in discesa! Anche
perchè era proibito entrare nel castello con le scarpe e sul legno si
scivolava... ahahah ^^
28 MAGGIO 2003
.:
La Cerimonia del Tè Quel giorno, fummo invitati a casa di una
Hippo del nostro gruppo. Fu una giornata tranquilla e abbastanza
rilassante, mangiammo una vagonata di Nikuman e molti stuzzichini, tra
cui i Senbee. Nel pomeriggio, questa persona che ci aveva invitati ci
mostrò, insieme a Ruby, la ben nota cerimonia del tè (Chaji). Fu molto
grazioso e interessante assistere a tutto il rituale
[foto qui di fianco]
... incluso l'assaggio del
tè verde, che non è quello che comunemente si beve, ma una qualità
differente, in polvere, dal gusto molto forte, che oltretutto viene
diluito con ben poca acqua bollente, formando una schiumetta densa. Insomma, per farla breve trovai
quel tè davvero disgustoso... una delle cose peggiori che abbia mai
bevuto :P A Julien piacque molto... contento lui ^^ In seguito, le
nostre mamme insistettero per far indossare a tutti e tre lo Yukata, e
cioè il kimono estivo... devo dire che indossato è comodo e ci stava
piuttosto bene :) A metà pomeriggio abbiamo salutato gli altri, e io e Yuko
siamo andati a farci un giretto per il quartiere: essendo un quartiere
relativamente nuovo attorno ci sono ancora colline piene di boschi e
aperta campagna, mi sono rilassato parecchio a vedere un po' di verde
dopo tanta città, e mi ha fatto piacere godermi un po' di silenzio, di
aria fresca... persino la vegetazione in Giappone sembra diversa dalla
nostra (e in effetti lo è dato che ci sono cose come il bambù ovunque).

.:
sopra: il tempio dietro casa... splendido vero? :.
Abbiamo
camminato molto, e ho intravisto i contadini che raccoglievano il riso
^^ In cima alla collina poi ho potuto vedere il panorama del quartiere
in cui vivevo (la foto che vedete più in alto in cui vi mostro Seishin
Minami l'ho fatta proprio quella sera dalla cima della collina). Ma la
cosa più bella è stato scoprire che a così pochi minuti di cammino da
casa c'era uno splendido tempio in legno, un tempio comunissimo, ma che
io ho trovato davvero stupendo... non c'era nessuno in quel momento
della sera, era quasi il tramonto... il silenzio e la pace che permeavano
quel luogo erano unici. Erano questi i momenti che amavo tanto del
Giappone. Poi, mentre la sera arrivava, passammo di fronte a un piccolo
parco giochi, con uno scivolo enorme che partiva dalla cima di una
collinetta e scendeva fino in fondo alla strada! Non ditelo in giro
ma... rimasi lì a giocare per quasi un'ora, facendo su e giù per lo
scivolo :) Mi sentivo un bambino, ma era troppo divertente per
smettere... e Yuko che mi guardava sconvolta! Ahahah :))
29 MAGGIO 2003
.:
Tutti al Sushi Bar! La giornata del 29 fu abbastanza rilassante e
dedicata alla pigrizia :) Io e Yuko andammo in videoteca, e ci
affittammo Battle Royale, che guardammo al volo... francamente, non lo
trovai niente di che, anzi, una bella cagata :P Passai il resto della
giornata a dormicchiare e leggermi Kitchen, di Banana Yoshimoto... era
la seconda volta che me lo leggevo, e fu inebriante leggere un libro
giapponese in Giappone :))) Tra l'altro, il mio libro preferito ^^ La
sera fu il momento della prima, vera scorpacciata di Sushi! Andammo solo
io e la mia famiglia però, tuttavia fu molto divertente: il Sushi-bar
era simile a un comune ristorante, solo che i nastri non erano su un
bancone ma passavano di fianco ai tavoli! In questo modo, si poteva
stare comodamente seduti
[foto qui sopra]
e osservare quello che
passava, prendendo tutti i piattini che si voleva! Anche i dolci e le
bevande erano a prezzo fisso su dei piattini, e infatti costava tutto
100 Yen (0,75 centesimi di euro circa!!!), davvero poco vero? In ogni piattino c'erano due
porzioni di sushi o sashimi, e ce n'erano 64 tipi diversi! Quella sera
abbiamo preso in 4 la bellezza di 28 piattini!!! Più le bevande e il
dolce!!! Alla fine, il cameriere ha contato i piattini e il conto era
fatto ^^ 28 piattini uguale 2.800 yen e cioè poco più di 20 euro!!!
Niente male eh, che ne dite ? ;)
La storia prosegue a pagina3,
clicca qui!!!
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