+Giocattoli Ieri+
Da oggi iniziamo a pubblicare le istruzioni dei Fabuland, che erano davvero speciali: non erano le solite istruzioni come quelle dei Lego... erano bensì delle storielle, in cui i personaggi contenuti nel set spiegavano attraverso delle splendide vignette come costruire il set in questione :) I disegni erano bellissimi, molto curati, e io ADORAVO leggerli e rileggerli... solitamente, dopo la spiegazione su come costruire il set, c'erano anche delle altre vignette o ministorielle. Questi libriccini erano utili per comprendere meglio il carattere dei personaggi, che a differenza dei Lego, erano unici: ogni personaggio del mondo dei Fabuland aveva un suo mestiere e una personalità precisa, e quasi sempre li si poteva trovare in più set. Parlando di questo set, devo ammettere che è uno di quelli che non possiedo. Dovete sapere che io adoro i Fabuland, e li colleziono. Ne ho parecchi, anche se me ne mancano ancora molti... specialmente di edifici, che sono più difficili da reperire. Io poi sono esigente, perchè voglio solo le versioni italiane ;) In modo da poter gustare questi meravigliosi libretti nella mia lingua ;) Leggerli in inglese o francese per me non è la stessa cosa... l'effetto nostalgia è meno forte, sono certo che mi capite :) Queste scansioni non le ho fatte io (mentre prossimamente ne avrete di fatte da me), ma non ne ho trovate altre della Panetteria... per cui per il momento vi dovrete accontentare :( Non so come mai, ma i testi dei fumetti sono stati cancellati da chi ha fatto le scansioni... il motivo davvero non lo comprendo. Comunque, potete vedere da voi che c'erano dei testi... E ora cominciamo, godetevi le immagini :)
Recensione di
Sasuke Kid
del
12.05.2011
+Giocattoli Oggi+
+Ricordi d'infanzia+
Ultimamente mi capita spesso di parlare con gli altri di Nijirain di Grazzini. Forse un po' di nostalgia, forse un caso, non lo so. So solo che più ci penso e più sono triste che non ci sia più. Cos'era Grazzini? I bambini (degli anni 70/80) lombardi, e soprattutto quelli di Milano lo sanno benissimo: Grazzini era una catena di negozi di giocattoli... negozi molto grandi, praticamente dei supermercati... come lo sono i Toys Center oggi, come lo sono sempre stati i Toys'R Us negli Stati Uniti e nel resto del mondo. I miei ricordi su Grazzini cominciano nel 1985, anno in cui arrivai a Milano da Torino... non so sinceramente come lo scoprii: forse me lo disse qualcuno... forse lo trovai per caso, o magari vidi la pubblicità in tv. Fatto sta, che negli anni seguenti Grazzini divenne un posto da sogno: giocattoli dappertutto... di tutti i tipi, di tutti i generi... anche quelli più grossi, introvabili, difficili da reperire nella piccola cartoleria o dal classico giocattolaio di quartiere (come magari i grossi playset). C'era varietà di marchi e modelli, c'erano grosse quantità e i prezzi erano assolutamente competitivi. C'era il cestone delle offerte, dove la roba vecchia costava poco, e a volte si trovavano cose strane: Grazzini è l'unico posto dove abbia mai visto i Thundercats! Non mi capitò mai di vederli in nessun negozio... non erano semplici da reperire qui in Italia. Grazzini aveva tutti i Masters, tutti i Gijoe, tutte le Barbie, tutti i Lego, tutti i Playmobil, tutti i Transformers, tutte le bambole, tutti i peluches... tutti i giochi da tavolo e tutti i videogiochi. C'era il nuovo e il vecchio, e tutto aveva un buon prezzo... e il posto era enorme... ma davvero enorme per l'epoca... e io ci stavo le ore! Mia mamma era disperata perchè la costringevo a passare lì dentro il pomeriggio XD
All'inizio c'era solo il primo Grazzini, dietro la Stazione Centrale di Milano (in via Mauro Macchi 29-32), poi ne sorsero degli altri: quello che fa parte dei miei ricordi è Grazzini 2, che era in Viale Romolo 9, proprio a due passi alla Metropolitana linea 2. Tempo dopo scoprii che esisteva anche Grazzini 3, in via Pitagora 4, angolo viale Monza. Il primo Grazzini esiste ancora come Toys Center, e mantiene l'arredamento dell'epoca, anche se oggi si chiama Toys Center, lo stesso vale per Grazzini 3, dove tra l'altro vado spessissimo (perchè è vicino casa mia)... ma purtroppo, l'edificio dove c'era Grazzini 2, quello dei miei ricordi, è stato buttato giù e non esiste più :°°° Per anni è stato un Toys Center... poi non so perchè l'hanno chiuso e hanno buttato giù il palazzo :° Ma che sfiga... ma proprio quello dei miei ricordi??? :((( Uff... In Lombardia c'erano altri 9 Grazzini: non so dirvi degli altri 7... ma di due sì: il primo è l'attuale Toys Center di Legnano! E sapete come lo so? Anni fa io e Lasair siamo andati là a cercare giocattoli (tanto per cambiare :P) e uscendo abbiamo notato un gabbiotto con dei vecchi carrelli... passandoci vicino io ho visto che sui manici dei carrelli c'era ancora la scritta Grazzini!!! Incredibile! Ciò significa che erano ancora quelli dell'epoca :) Chissà se sono ancora lì... giuro che se ripasso da quelle parti faccio una foto! Il secondo l'ho scoperto tramite internet: un tizio affermava che a Novara, in corso della Vittoria, c'era il Toys Center che aveva ancora il cartellone Grazzini... e quindi ;) Sappiamo che lo era già da prima. Il testo è del 2004. Ho cercato su Google Earth e ho visto che non c'è più nulla... il sito Toys Center non riporta punti vendita in provincia di Novara, ergo hanno chiuso anche quello... quindi niente Grazzini :( Peccato perchè mi avrebbe fatto piacere rivedere il logo Grazzini dal vivo :(
Pensate che io in quel Grazzini c'ho comprato di tutto... specialmente Gijoe e Playmobil, ma anche Starquest (e le sue espansioni), Battle Heroes, le espansioni di Hero Quest, tantissimi Masters, Lego e molte altre cose. Ricordo benissimo le ore passate a guardare tutti i favolosi giocattoli dell'epoca, e alcune cose mi sono rimaste più impresse di altre: intanto non posso dimenticare quando vidi set colossali dei Gijoe, come la portaerei, la base Cobra, lo shuttle, e la base mobile e l'hovercraft che ebbi la fortuna di comprare (scontati!). Ricordo benissimo anche quali Gijoe comprai al Grazzini, come ad esempio Storm Shadow in versione "buona" e la terza versione di Snake Eyes :°) E come posso dimenticare l'emozione quando vidi per la prima volta la splendida Jinx?
[Sopra: l'etichetta col prezzo che si trovava in tutti gli articoli Grazzini: come vedete si legge benissimo il logo, il codice del prodotto, il nome del prodotto (un G.I.Joe), il marchio e il prezzo ancora in lire: 9.300 lire :) Il personaggio era Barbecue ;) Non ricordavo di averlo preso al Grazzini, pensate un po'... per fortuna avendo conservato la sua biocard ho conservato involontariamente anche questa etichetta di Grazzini :) UNa curiosità: i prezzi "normali" erano in queste etichette gialle, mentre quelli in offerta erano arancioni ^.^] Poi ricordo quando uscirono He-man e Skeletor Laser Light e la linea He-man New Adventures: per me la delusione fu totale... ancora oggi li ritengo dei pessimi prodotti, anche se ho rivalutato i concepts della serie He-man New Adventures. Poi ricordo che vidi i Thundercats, Capitan Power (di cui comprai 4 personaggi che ho ancora), i Dinoriders, i M.A.S.K., e una volta rammento una pila altissima di vecchi Micronauti (di quelli magnetici)! Erano in offerta... e già vecchi di oltre 10 anni all'epoca... li vendevano a un prezzo ridicolo, tipo 5.000 lire l'uno... e ce n'erano almeno una ventina! Non mi fu possibile comprarli... quando tornai la settimana seguente erano spariti! Che altro... ricordo benissimo i giochi del Sega con la loro caratteristica scatola bianca a quadretti ^_^ E i giochi per il Gameboy! Pensate che invece Fortress Maximus mi raccontava che una volta trovò svariati Skystriker (il primo jet dei Gijoe, una cosa enorme... che attualmente vale una fortuna!) in offerta! Ne comprò uno solo, ma ce n'erano tanti altri e li vendevano a un prezzo ridicolo... ah, a saperlo all'epoca!!!
Le ultime volte che misi piede al Grazzini fu credo nel 1999 o il 2000, non ricordo se era già diventato un Toys Center (ma credo di si), all'epoca era appena uscito Episodio 1 - la Minaccia Fantasma (Star Wars) e rammento tutti i giocattoli del film, così come i Lego Star Wars che io trovavo splendidi (la prima wave la comprai tutta quanta!). Avevo anche la fissa per i playmobil in quel periodo, e comprai anche la casa vittoriana dei Playmobil con tutti i mobili... nonostante fosse un pezzo vecchio di 3-4 anni, mi costò uno sproposito! O.O Quel giorno spesi la bellezza di 700.000 lire... credo fu il mio ultimo acquisto... quando tornai ancora per comprare altri Lego Star Wars e altri Playmobil, trovai l'ex-Grazzini 2/Toys Center chiuso, serrato! Speravo fosse una cosa momentanea, e invece tempo dopo buttarono addirittura giù il palazzo :( Che tristezza non poterci più mettere piede :°°° Per fortuna, almeno gli altri due Grazzini sono ancora in piedi, se volete visitarli, potete farlo ;) Gli arredi sono ancora quelli dell'epoca... e i muri e i pavimenti sono in stile anni '80 puro... un vero tuffo di nostalgia! I giocattoli ahimè sono quelli moderni... per cui quasi del tutto uno schifo. Ma se siete veri nostalgici, una visita non vi costa nulla :) Spero che questo mio articolo vi sia piaciuto, l'ho scritto con grande trasporto ed emozione :) Grazie, Grazzini.
Questo articolo di Carlo Lovati è tratto dal Corriere della Sera del 6 ottobre 1996 e parla della "morte" del marchio Grazzini, ceduto al marchio Toys Center (della Giochi Preziosi): Grazzini si ritira, per 50 anni ha fatto giocare i bambini milanesi. Ieri il motociclista in latta che meccanicamente zigzagava per la gioia di un' infanzia nata tra gli echi delle bombe. Oggi il futuribile videogame che offre momenti un po' cyber e un po' virtuali a bambini che se la tirano da scienziati. Quasi cinquant' anni di storia in un nome che magari non sara' famoso come quello di Walt Disney, ma di sicuro e' stato amato da milioni di piccolini. Ieri con il cravattino "all'elastico" e oggi con addosso il "chiodo". Ieri con le calze di filo bianco e oggi con il rossetto nello zaino. Tutti li' a far la corte ai giocattoli di Grazzini. Magico emporio. Oasi del prezzo amico. Tre punti vendita a Milano e altri nove in Lombardia. C'era una volta Grazzini che però non ci sarà più. Come nome. Perchè la "catena" entra in un nuovo gruppo che si chiama "Toys Center" e al 70% è della Standa. Perchè era l' unico modo per resistere alla concorrenza yankee. E perchè da domani il bottegone di via Macchi cambierà insegna (poi tocchera' alle altre vetrine). Fu il ragionier Dante Grazzini, già giramondo e giornalista, a inventare questo piccolo grande paradiso del divertimento. Era il 1950. Bastò un contatto casuale con un distributore di giocattoli tedesco e per Milano cominciò a girare un furgoncino con il nome di un nuovo rappresentante. Grazzini, appunto: il grossista. Che piano piano si fa strada. Che mette su un magazzino vicino alla Centrale. Che nel 1958, come in una fiaba, rinunciando alle molte "fiamme", sposa una sua giovane impiegata: la bella Lia. E che, nel 1959, sogno di una vita, diventa padre di un bebè. Al quale, sfidando le leggi dell'armonia, mette nome Graziano (ma tutti lo chiameranno Cialino: che sarà pure buffo, ma almeno non dà la scossa come Graziano Grazzini). Tutto sembra andare per il meglio. Fino al 1969, quando il destino ruba Dante ai suoi cari. E allora tocca a Lia tenere in piedi baracca e burattini. Una sfida intrigante. Che porta a una serie di azzeccatissime iniziative. Come quella di prendere contatti con i "Cral" delle aziende, offrendo giocattoli a prezzi stracciati ai dipendenti. Siamo nei primi anni Settanta. Come quella di creare un grande contenitore di prodotti, a disposizione soltanto dei tesserati. Siamo a un passo dagli anni Ottanta. E come quella, finalmente, perchè ormai era il momento di aprire un vero e proprio "super" del giocattolo. Il meglio del mercato a prezzi d' occasione. Perchè, ed e' storia di questi ultimi quindici anni, "da Grazzini si va perche' conviene". A comprare Cicciobello e le Barbie. I Lego e i Playmobil. I Masters of the Universe e Big Jim. Le Dinky Toys e le Burago. I Mega Drive e i Gameboy. Si va perche' quel nome è garanzia di serietà e impegno. Dai giorni del ragionier Dante, che non è piu', a quelli della signora Lia, che ha deciso di vendere e legarsi alla Standa "degli italiani". Lia che, titolare di una piccola quota del nuovo marchio, sarà comunque ancora in regia con il figlio Cialino. Che fino all'altro ieri era il principino del giocattolo. E che da domani, sotto le nuove insegne del "Toys Center", dovrà accontentare un esercito di bambini. Esigentissimi. Proprio come cinquant'anni fa.
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