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il motorino
CIAO
Introduzione
Anche se il Ciao è nato nel 1967, non si può che considerarlo il
motorino degli anni '80, insieme all'altrettanto mitica Vespa.
Esattamente come la reclame qui a fianco fa notare, il Ciao era il
motorino dei giovani, e io infatti ci vedevo sempre studenti del
liceo o dell'università... la sera poi c'erano i ritrovi, proprio
come in questa foto! A me il Ciao ricorda un mondo che mi era ancora
sconosciuto... quello degli adolescenti, o degli adulti :P Amori,
inciucci, amicizie più adulte di quelle di un bambino... io ero
piccolo quando notavo queste cose, e quando sono diventato
adolescente, i motorini in voga erano altri ^^ Comunque, è bello
vedere che il Ciao esiste ancora, fa sempre piacere pensare che
certe cose non sono cambiate granchè :)
Descrizione
Il Ciao è
uno dei ciclomotori più venduti in Italia, in produzione da parte
della Piaggio dal 1968. Sin dalla sua presentazione si è sempre
particolarmente distinto per la semplicità meccanica, dotato di un
motore da 49cc a due tempi (funzionante con miscela benzina/olio al
2%) per consentirne l'uso ai quattordicenni, era dotato di pedali,
come le biciclette, su cui si doveva fare sforzo per ottenerne
l'avviamento. Dotato di un telaio molto semplice in lamierato
d'acciaio le
cui
forme richiamavano le biciclette "da donna" del tempo e al cui
interno era ricavato anche il serbatoio del carburante (da meno di 3
litri di capacità), di trasmissione automatica e di impianto
frenante a tamburo, divenne in breve tempo un veicolo di successo al
pari dell'altra famosa creazione della casa, la Vespa. Nella
fabbricazione si era cercato di ridurre al massimo i costi e tutto
era improntato alla massima semplicità, a partire dall'impianto
delle sospensioni che, per quanto riguarda il posteriore, era
addirittura inesistente e il comfort per il guidatore era affidato a
delle molle sottostanti al sellino. Questa politica fece però in
modo di poter presentare, alla fine del 1967, al pubblico un
prodotto il cui prezzo di listino era di sole 55.000 lire del tempo.
Uno dei suoi punti di forza era certamente il basso peso, oltre al
ridotto consumo di carburante e alla manutenzione particolarmente
semplificata. Il suo successo sul mercato indusse varie aziende
specializzate nella produzione aftermarket a predisporre accessori
ed elaborazioni specifiche per questo modello; tra le più note
naturalmente quelle di Malossi e Polini. Il suo successo non fu
limitato al mercato italiano ed ottenne un buon riscontro anche sul
mercato tedesco dove veniva venduto in due versioni di cui una
(Mofa) con velocità massima ulteriormente ridotta rispetto a quella
di 40 km/h ammessa dal Codice della strada italiano di quel periodo.
Durante i quasi 40 anni di produzione, in cui ne sono stati venduti
oltre 3 milioni di pezzi, la sua linea è rimasta pressoché
invariata, le modifiche hanno riguardato principalmente il
propulsore che, nella versione più recente, ha ottenuto
l'omologazione Euro 2.
.: Introduzione di
Sasuke Kid - 20 Marzo 2007
.: Storia e dati tecnici tratti da Wikipedia.
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