::: la BMX

 
 
 

 

la BMX

Introduzione La Bmx, come la si chiamava noi bambini degli anni '80, è stata la prima bici "avventurosa" che ci permetteva di andare ovunque. Avevamo passato anni a cavallo di bici normali, o di bici presunte "da cross", ma nessuna era veramente in grado di farci volare sui prati o oltre i marciapiedi alti come faceva la Bmx, e senza farci rompere il culo in mille pezzi!!! Era il 1985 quando ricevetti, per il mio 9° compleanno la mia primissima Bmx nuova di zecca: era una Carnielli, il colore era azzurro metallizato, e i cuscinetti, il sedile e le ruote erano giallo acceso. Il cuscinetto di sotto lo persi (o me lo rubarono?) praticamente subito, mentre l'altro durò un po' di più. Passai tutta la quarta e parte della quinta elementare a cavallo della mia fedelissima Bmx giallazzurra, che battezzai fulmine ^_^ Ci andavo dappertutto: sui prati, sulle collinette di sabbia e ghiaia, nelle pozzanghere anche profonde, ci salivo sui muretti, e non c'era marciapiede accidentato che mi spaventasse... mi sentivo libero e indomito ^^ La catena non cadeva mai, le ruote non cedevano allo sforzo... era una bici indistruttibile! Ma andava anche di moda, e ricordo che la chiudevo sempre col lucchetto e la catena... il mollettone tipo filo telefonico viola era diventato un oggetto indispensabile, poichè ci attaccavo le chiavi del lucchetto e le chiavi del box per recuperare la bici :P Per renderlo più figo, c'avevo anche attaccato il portachiavi dei Masters ;) La mia mitica bici, mi tenne compagnia sino a quando per Natale, in quinta elementare, ricevetti la Mountain Bike, o Rampichino, che tutt'oggi conservo. Sfortunatamente, feci la stronzata di buttare la Bmx :°°°°°°°

Descrizione BMX (abbreviazione di "Bicycle Motocross") è una disciplina ciclistica nata negli Stati Uniti nel 1968 e rapidamente diffusasi nel resto del mondo nel corso del decennio successivo. Nel 1981 viene fondata la prima federazione internazionale (International BMX Federation) che l'anno successivo organizza i primi campionati continentali e mondiali. Anche la FIAC (all'epoca la sezione amatoriale dell'Unione Ciclistica Internazionale) inizia ad interessarsi alla specialità e a partire dal 1985 organizza i propri campionati, anche se il livello agonistico ed organizzativo si rivela decisamente inferiore a quello delle competizioni I.BMX.F. Solo nel 1991 si svolge il primo campionato mondiale unificato. Dal 1996 il BMX viene riconosciuto a tutti gli effetti dalla UCI e nel 2003 il Comitato Olimpico Internazionale decide di inserire la specialità nel programma ufficiale delle Olimpiadi estive a partire dall'edizione del 2008. Le biciclette per BMX sono monomarcia, piuttosto piccole e leggere, ma solide, con ruote dal diametro di 20 pollici (24 nella variante Cruiser). Il tracciato di gara è lungo dai 250 ai 400 metri con tempi di percorrenza medi tra i 35 ed i 50 secondi, caratterizzato da dossi, curve paraboliche e altri ostacoli simili a quelli dei tracciati da motocross. Al BMX originario si è presto affiancata la disciplina collaterale del freestyle, che consiste nell'esecuzione di acrobazie ed evoluzioni sulla bicicletta valutate da una giuria. Derivata a sua volta dal freestyle, che preferisce le rampe verticali degli skate park, è il flatland. L' atleta si cimenta in evoluzioni con la bici su un terreno il più piano e liscio possibile, e con l'ausilio di 4 peg fissati ai mozzi esegue figure inimmaginabili.

BMX in Italia In Italia il periodo di massima diffusione della specialità si è avuto negli anni 1980, grazie anche alla notevole spinta pubblicitaria da parte di alcuni produttori di biciclette. Si sono riproposti anche a livello nazionale i problemi "politici" di riconoscimento reciproco tra la Federciclismo (aderente alla FIAC), la federazione indipendente (Associazione Italiana BMX, fondata nel 1983 e aderente all'I.BMX.F.) e gli enti di promozione sportiva (UISP in particolare). In Italia si sono svolte le prime due edizioni del campionato mondiale FIAC (nel 1985 a Jesolo e nel 1986 a Riccione). La prima azienda a portare in Italia fu la Bianchi, nel 1982, che lanciò una vera e propria moda! A partire dall'inizio degli anni 1990 l'interesse per la disciplina è andato scemando sino a diventare piccola attività di nicchia, anche a causa della presenza della Mountain Bike, divenuta la "bici" per antonomasia anche nel cuore dei ragazzini. Recentemente, anche grazie all'inclusione nel programma olimpico, l'interesse si è rinnovato e nel 2004 in Veneto si è svolta la prima competizione al mondo articolata secondo la formula olimpica.

.: Introduzione di Sasuke Kid - 17 Gennaio 2007
.: Storia e dati tecnici tratti da Wikipedia.