|

|
.: Scheda Tecnica :.
Recensione dedicata alla linea Americana
Prodotto originario degli U.s.a. |
|
Nome
Golden Girl & the Guardians
of the Gemstone
Casa di Produzione
Galoob
Distribuzione Italiana
Nessuna
Anno
1985/86
|
|
|
|
Tra
il 1985 e il 1986 uscì sul mercato una linea di action figures davvero
unica: Golden Girl & the Guardians of the Gemstones. Questa linea non
giunse da noi in Italia, ma voglio parlarvene perchè secondo me merita
molto. Creata dalla Galoob, reduce di Blackstar, questa linea era
indirizzata stavolta a un pubblico femminile. La protagonista, Golden
Girl, era una bionda guerriera in armatura dorata che anticipò di poco
la figura di She-ra, famosa sorella di He-man. La linea includeva 11
personaggi, di cui 9 donne e 2 uomini, per un totale di sei buoni e
cinque cattivi. L'ambientazione era un fantasy-barbarico, in una Terra
antica in cui mito e magia convivevano ancora. Golden Girl e i
Guardiani, che portavano nomi di pietre preziose, proteggevano la
"Gemstone" dagli attacchi della perfida Dragon Queen, che mirava alla
conquista delle pacifiche isole di Argonia. Tutti i personaggi, inclusi
gli uomini, avevano i capelli pettinabili e una vasta gamma di
accessori: pettine, elmo, arma, cintura per l'arma, mantello, e
l'originalissimo scudo in vero metallo utilizzabile come fermacapelli
per le bambine. L'unico difetto era che essendo lo scudo in metallo,
spesso non si riusciva a metterlo in mano ai personaggi senza
sbilanciarli. L'idea che fosse un oggetto di uso comune comunque secondo
me era davvero geniale. Questa linea alla fine, considerata l'epoca, era
davvero ben fatta, e ricca di spunti interessanti, ma non ebbe il
successo sperato e dopo un solo anno fu interrotta, non vedendo mai una
seconda ondata. Probabilmente il motivo è che pur essendo una linea
studiata per un pubblico femminile, era comunque troppo aggressiva e
mascolina, e ovviamente non poteva andare bene nemmeno per i maschi,
essendoci troppi personaggi femminili e i capelli pettinabili con tanto
di pettine. Come ho già accennato, anticipò She-ra, che però ebbe più
successo perchè più pubblicizzato dalla Mattel, e soprattutto perchè
aveva il vantaggio di essere uno spin-off del già famosissimo He-man,
oltre ad avere il supporto del cartone animato. E' palese che la Galoob
aveva grandi piani per la sua guerriera Golden Girl, perchè vennero
creati molti prodotti legati alla linea, tra cui libri, il gioco da
tavolo, il costume di carnevale, tazze, orologi e molte altre cose.
Sicuramente era in progetto anche un cartone, dato che gira una
illustrazione in cui si vedono chiaramente Golden Girl e i suoi
guardiani in versione "cartone animato".
Golden
Girl era una linea anche piena di colore e ricchezza di dettagli: dal
discorso delle pietre preziose, ai colori di capelli, tutti diversi tra
loro. Dalla multirazzialità dei personaggi, alla ricchezza di accessori.
Descrizione
dell'immagine - Cominciamo coi personaggi buoni, dall'alto a sinistra:
il principe Kroma, Golden Girl, Saphire, Rubee, Jade, Onyx. Sotto, i
cattivi: DRagon Queen, Vultura, Moth Lady, Wild One, Ogra.
I personaggi buoni erano:
Golden Girl la coraggiosa
guerriera dorata, Rubee
l'arciera, Jade
dalla vista magica, Onyx
la spadaccina, Saphire
in grado di comunicare con gli animali del cielo e del mare,
Principe Kroma
il prode guerriero. Come vedete, i buoni avevano i nomi di metalli e
pietre preziose. I cattivi invece erano:
Dragon Queen
la perfida regina drago, proveniente dall'Isola delle Tempeste,
Vultura
la sacerdotessa dell'artiglio,
Wild One
la potente valkiria, Moth
Lady la strega falena,
Ogra
il barbaro malvagio. C'erano anche molti accessori, creature e playsets.
Come accessori c'erano i vestiti intercambiabili, di 3 tipi diversi:
Forest Fantasy, Festive Spirit,
Evening Enchantment. Ognuno
degli 9 personaggi femminili aveva questi tre costumi aggiuntivi, per un
totale di 27 abiti in tutto, esclusi gli originali. Le creature erano
due cavalli: Olympia
l'unicorno di Golden Girl, e
Shadow,
il cavallo nero di Dragon Queen: entrambi i cavalli avevano gli occhi
che si illuminavano ed erano disponibili anche con le bighe da
battaglia. I Playsets erano due: il castello dei buoni, che si chiamava
Palace of the Gems,
e le tende da campo Dream
Tent, disponibili in diversi
colori (cavalli e playsets li trovate sul lato della pagina), che però
penso non siano mai stati realizzate.
La mia impressione è che come spesso è accaduto, questa linea sia stata
troppo sottovalutata, ed è un vero peccato, perchè se pensiamo a She-ra
e alla sua linea, fa davvero una pessima figura rispetto a Golden Girl.
Queste bambole possono piacere o meno concettualmente, ma sono
obiettivamente ben fatte! Guardate le foto qui sotto, e osservate in
particolare gli accessori di cui erano dotate, e il trucco che avevano
nel viso e in alcuni casi nel corpo. Io personalmente non le trovo
granchè belle di viso, e i copricapi mi sembrano quasi tutti troppo
grossi, ma caspita, il mantello a doppia fodera, gli scudi in metallo, i
dettagli di diversi colori... e i volti? Sono tutti diversi uno
dall'altro! Anche gli stampi sono differenti. Si erano davvero dati da
fare. Onyx in particolare era davvero bellissima secondo me. E anche
l'idea delle tende era ottima: realizzate benissimo, con tanto di
cuscini imbottiti! Anche le bighe e i cavalli, molto belli. Ma la cosa
più spettacolare resta il castello... non ho mai visto un playset così
curato per una linea di action figures! Ce ne sono di molto più belli e
affascinanti (Greyskull e la Cittadella del Serpente su tutti), ma non
con tali dettagli e con tanta cura nella realizzazione dei singoli
pezzi. A voi il giudizio ;)
Qui sotto -
trovate delle foto
dedicate ai singoli personaggi e ai cavalli. Le foto sono nitide e più
grosse di quelle del catalogo qui sopra, in modo che possiate farvi
un'idea più chiare di come erano fatte queste bambole. Onyx a mio parere
è la più bella di tutte. Mi spiace di non potervi esporre anche Moth
Lady, anche lei bellissima, ma non sono riuscito a trovare una foto
grande come queste altre.
 |
Recensione di Sasuke
Kid
Prima versione -
02 Maggio 2006
Ultima correzione - 03 Gennaio 2007 |
|
|
|