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::: La vita in Giappone nel dettaglio
A cura di Sasuke Kid & Deed.lite



 .: La Vita in Giappone nel dettaglio :.

Ciao amici, sono Sasuke Kid. Se siete attenti lettori del sito saprete che alcuni di noi sono stati in Giappone tra la primavera e l'estate 2003, e quest'anno (2006) tutto il mese di agosto. Ebbene, come abbiamo accennato nell'introduzione della pagina, eccovi un elenco di quel che abbiamo capito, intuito, imparato nel nostro soggiorno (totale tra i due viaggi) di tre mesi nella terra del sol levante. Questa sorta di "guida" divisa per argomenti l'abbiamo scritta con non poca fatica tutti insieme: io, Lasair, Deed.lite, Ranmaboy & Tomoyo-chan. Ringraziamo ovviamente Jupy che è stata sempre con noi in Giappone ospitandoci a casa sua e mostrandoci il Giappone dalla A alla Z, è solo grazie a lei se ora questa pagina esiste ^_^ Premetto subito una cosa : sono tantissime le cose di cui vogliamo parlarvi, ma cominceremo con poco, aggiornando questa pagina periodicamente come facciamo con le altre rubriche del sito, ok ? E ora, come sempre, buona lettura.

   .:. Le Case Giapponesi .:.

.: Si dice spesso che i Giapponesi abbiano poco spazio e vivano in case microscopiche. Questo perchè, il loro arcipelago è formato da isole ricche di catene montuose, ed è quindi possibile costruire città solo lungo le coste. Questo è in parte vero e in parte no.

Esistono case anche molto grandi, appartamenti enormi, e anche nei mega-condomini lo spazio non è poi così ristretto, o per lo meno non più di quanto lo sia da noi ! Anche certi condomini da noi hanno appartamenti piccoli e stretti. Per cui, considerando le proporzioni fisiche tra i giapponesi e gli occidentali, diciamo che il rapporto è proporzionale alle particolarità fisiche. Inoltre, girando qua e la' ho visto che ci sono enormi spazi non utilizzati, oppure punti della città con palazzi altissimi (parlo anche di abitazioni) e altri con palazzi di un piano o due ! Gli edifici a due piani sono tantissimi, e non si capisce come si possano lamentare della mancanza di spazio quando poi costruiscono edifici così bassi. Quando chiedevo a Jupy come mai c'erano tanti edifici di due piani, nonostante la mancanza di spazio, lei non sapeva rispondermi : l'ennesimo controsenso nipponico ! Si lamentano che non hanno spazio, e poi lo utilizzano senza una logica precisa...

Le case giapponesi possono essere di vari tipi, le tipologie più comuni sono le seguenti : la villetta singola monofamiliare, il condominio popolare, il condominio di lusso, la palazzina popolare, la casa tradizionale. La villetta la si trova soprattutto in periferia, insieme a mille altre, tutte diverse l'una dall'altra. E' piuttosto difficile vedere delle vere e proprie villette a schiera come le abbiamo noi. I Giapponesi che si possono permettere una villetta di solito sono di media borghesia oppure direttamente benestanti (dipende poi da quanto è grande la villetta, personalmente ne ho viste di enormi). Queste villette comunque sono costosissime, pensate che una tra le più piccole supera il miliardo di lire... non voglio immaginare cosa possano costare quelle più grandi. Il condominio popolare non è necessariamente una casa meno costosa come lo è in Italia, anzi, di solito si parla di appartamenti ben rifiniti e piuttosto costosi, soprattutto perchè questi palazzoni sono di norma dei colossi e difficilmente hanno meno di dieci piani (ne ho visti di trenta piani, dei veri e propri titani di cemento). Il Condominio di lusso invece è più moderato e va dai 4 ai 12 piani di solito. Spesso questi edifici sono modernissimi, dotati di porte automatiche, citofono a cifre, ingressi in marmo e parquet e ascensori spaziali (che di norma parlano). Considerato che spesso e volentieri si trovano in zone centrali o comunque preferenziali, per motivi di spazio sono dotati di garage verticali : vale a dire delle sorti di torri metalliche in cui le auto vengono messe una sopra l'altra e fatte scendere con una specie di ascensore... una cosa incredibile. La palazzina popolare è quella che si vede in moltissimi cartoni animati, ovvero un edificio di norma a due-tre piani a forma di parallelepipedo, le cui porte degli appartamenti sono disposte sul lato più lungo, a cui si accede da una scala esterna, e da un corridoio sempre esterno, ma sempre coperto da una tettoia. Questi appartamentini tutti uguali sono di norma molto piccoli e ospitano soprattutto studenti, single, anziani o sposini alle prime armi. Li si riconosce subito anche per la finestrella della cucina che è sempre di fianco alla porta d'ingresso e per la cassetta delle lettere che è attaccata alla porta d'ingresso. Sotto le scalinate d'accesso ci sono quasi sempre dozzine di biciclette... penso abbiate capito di che genere di abitazione parlo. La casa tradizionale invece si trova soprattutto in campagna o nelle zone periferiche : se la si trova in una zona nuova o in centro è un'eccezione su mille. Le case tradizionali sono particolari e ricordano un po' quella di Ranma (anche se di norma non sono così grandi), ma le si vede anche in mille altri cartoni. Questo tipo di casa può essere un po' trasandata, perchè magari abitata da anziani o gente di campagna, oppure molto ricca e raffinata, e dotata di mille accessori tradizionali di grande fascino. A Ranmaboy per esempio capitò di vistarne una nel cui interno c'erano delle armature antichissime esposte all'ingresso e un vero giardino tradizionale con tanto di laghetto munito di pesci... stupendo.

All'interno le case hanno più o meno tutte le stesse cose : anzitutto una zona salotto-pranzo in cui la famiglia si riunisce, quasi sempre oltre alla tv, al tavolo per mangiare (non necessariamente tipico) in questa stanza si trova anche un computer, vero e proprio accessorio di svago per l'intera famiglia (che di solito se lo gestisce a turni). La cucina è sempre adiacente alla zona salotto, e di solito è lunga e stretta (difficilmente si possono vedere cucine grandi dotate di tavolo per mangiare). Accessori essenziali e omnipresenti nelle cucine nipponiche sono il bollitore del riso, il contenitore dell'acqua calda (indispensabile per il tè o per cucinare alcune cose), il microonde, il frigo a tre scomparti (quello per la roba confezionata, quello per i surgelati e quello per carne, pesce, frutta e verdura fresca (i giapponesi fanno la spesa quotidianamente e sono molto esigenti sulla freschezza die prodotti).

Il bagno è un'altra zona importante della casa (e ovviamente frequentatissimo) : è diviso nella stanzina del water (che quasi sempre è "spaziale" ovvero munito di bidet incorporato e di altri accessori strambi); e nella stanzina dell'ofuro (il bagno tradizionale) in cui si trova la zona lavandino-lavatrice e a parte, divisa da un separè o una porticina, la zona della vasca, in cui si trovano anche il famoso sgabellino per sedersi e la baccinella per sciacquarsi.

La cosa funziona così : i giapponesi la sera, stanchi, vanno nella zona ofuro, si spogliano, entrano nella zona vasca, si sciacquano con il tubo della doccia e poi si insaponano (seduti sullo sgabello), quando hanno finito usano la baccinella per togliere il sapone con un unico getto, e poi belli puliti si immergono nell'acqua caldissima (dove stavo io la temperatura era attorno ai 30 gradi) e si rilassano. Per cui, il bagno vero e proprio non è per lavarsi, ma per rilassarsi. In una sola occasione ho visto una vera e propria doccia. Comunque, i giapponesi sono il popolo più pulito che abbia mai visto, e questo lo dicono in molti, è cosa risaputa. E' quasi impossibile trovare uno zozzone :)

Le camere da letto sono di due tipi, e di solito sono entrambe presenti, anche nelle case più modeste : una è una stanza normale, col lettone, l'altra invece è "tradizionale" e munita di decorazioni, ikebana (per chi se lo può permettere), armadi a muro, cassettone dei vestiti, e ovviamente tatami (stuoie tradizionali) al posto del pavimento. Io per esempio ho dormito in una stanza coi tatami, che per fortuna era si tradizionale, ma anche munita di condizionatore :)) Le stanze comunque sono sempre abbastanza piccole, e questo fa intuire che i giapponesi non hanno il rito dello stare chiusi nella propria stanza. Essendo un popolo comunicativo e sociale, passano molto più tempo al lavoro, a scuola, a fare sport, in giro o nel salotto col resto della famiglia, piuttosto che chiusi nella propria stanza... questo per lo meno vale per le famiglie.

Altre particolarità comuni delle case sono i minuscoli balconcini, praticamente solo decorativi o utili per stendere il bucato (che per inciso, si fa praticamente ogni giorno); le scale (quando ci sono) sono ripidissime per rubare meno spazio possibile; una casa medio-borghese possiede di solito diversi condizionatori, uno in salotto e uno per ogni stanza. Le case più modeste comunque ne hanno sempre almeno un paio : uno in salotto e uno nella camera dei genitori. Il giardino nelle villette c'è quasi sempre, così come il posto auto, ma in entrambi i casi si tratta di spazi molto piccoli o racchiusi, diciamo che occupano lo stretto indispensabile di spazio.