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toy-micrologo.JPG (15952 byte)


.: Scheda Tecnica :.

Recensione dedicata alla linea Italiana
Prodotto originario del Giappone
Arrivato in Italia dagli U.s.a.
  Nome Micronauti
Nome originale
Micronauts/Microman
Casa di Produzione
Mego/Takara
Distribuzione Italiana
Gig

Anno
1976

Catalogo Gig 1979Parliamo finalmente, e per la prima volta qui su Nijirain (dato che fin'ora abbiamo parlato di linee di giochi meno conosciute), di una linea molto famosa, importante e assolutamente storica, nonchè fichissima per usare un termine puramente tecnico ^_^ Cominciamo dalle origini particolari di questa linea di giochi, nata in Giappone in casa Takara (famosissima casa di produzione di giochi, che in seguito sfornerà tra l'altro i ben noti Transformers), ma sviluppata per come la conosciamo noi negli U.s.a. grazie alla Mego. Cosa fece di preciso la Mego ? In realtà un minestrone ben riuscito, sfruttando ingredienti il cui successo era stato già verificato nella terra del sol levante. Mi spiego meglio : la Takara, tra le molte linee di successo create, ne aveva una in particolare, quella dei Microman, ovvero delle action figures bellissime e completamente snodabili, con la particolarità di avere parti del corpo lucide, metalizzate o trasparenti, nel cui interno si vedevano degli splendidi e dettagliati "circuiti". Le action figures erano dotate di ogni genere di accessorio e veicolo, nonchè di complessi playset. L'idea della Mego fu quella di prendere i pezzi migliori di questa linea, aggiungendo qualche dettaglio o modifica in alcuni casi, e prendendo anche qualche veicolo non Takara oppure Takara ma non Microman. Da Microman quindi nacquero i Micronauti. I primi Micronauti non furono quelli magnetici, bensì quelli derivati dai Microman, e quindi erano piccole action figures, mostriciattoli, astronavi e altre cose che potete sbirciare nei cataloghi qui sotto e in giro per la pagina.

Catalogo Micronauti 1979 Catalogo Micronauti 1979

Retro della confezione di MegasQuesti ebbero buon successo, ma fu con i Micronauti magnetici che giunse il successo assoluto ! Vediamo di capire come successe, analizzando la cosa : in Giappone, sempre la Takara, aveva avuto l'onore di produrre il modellino di Jeeg robot d'acciaio, su cui fu applicata la rivoluzionaria idea dei componenti magnetici : esattamente come nel cartone di Go Nagai, Jeeg giocattolo aveva corpo, arti e testa magnetici, ed era dotato di cavallo e accessori vari, come nel cartone. Proprio sul modello di Jeeg e di alcuni suoi accessori (non tutti) furono creati i primi due Micronauti magnetici. E fu qui che, nel 1977, giunse il vero successo di questa linea con l'arrivo dei primi eroi magnetici, ovvero il bianco Force Commander (col cavallo Oberon) e il nero Baron Karza (col cavallo Andromeda), il cui aspetto venne reso volutamente simile per forma della testa e colori a Darth Vader e gli Storm Trooper, personaggi di Guerre Stellari che in quel periodo stava avendo un successo strepitoso in tutto il mondo. Il corpo era identico, cambiavano solo i colori e la testa, che fu modellata dalla Mego stessa. I Micronauti da due divennero quattro, con l'arrivo del rosso King Atlas (col cavallo Lantaurion) e del verde Green Baron (col cavallo Pegasus), che a differenza di Force Commander e Baron Karza che avevano "teste" differenti, avevano il medesimo volto, e quindi erano differenziati solo dal colore. I loro cavalli non erano del tutto identici a quelli dei primi due Micronauti (il cui modello era identico a quello di Jeeg), perchè i loro destrieri avevano una spaventosa (e un po' grottesca) testa d'insetto, anche in questo caso modellata dalla Mego. Avevamo quindi già quattro personaggi coi rispettivi cavalli.

Catalogo Takara sul mondo Micronauti & Co.Catalogo Takara sul mondo Micronauti & Co.

 

 

 

 

In seguito la famiglia si ingrandì con Emperor, che pur col solito corpo, aveva qualcosa in più : anzitutto la sua testa (una nuova) era in gomma dura, poi aveva un mantello, sempre in gomma, una spada enorme e alcuni dettagli del suo corpo erano fosforescenti, mentre altri erano dorati. Idem per il suo cavallo (Megas), anch'esso in parte dorato. Emperor, come diceva il nome, doveva essere una sorta di imperatore dei Micronauti e aveva il suo opponente nel nobile principe dei Micronauti, lo splendido Red Falcon. O almeno, questo era quello che tutti i bambini pensavano ! Sulla confezione di Red Falcon infatti c'è scritto che Rad Falcon è in realtà il luogotenente di Emperor ! E quindi, secondo la Gig/Mego i Micronauti stanno tutti dalla stessa parte, che fosse buona o cattiva questo non si sa... certo è che per come uscirono, e per i colori che "vestivano" tutti i bambini pensavano che i buoni fossero Force Commander, King Atlas e Red Falcon, e che i rimanenti tre fossero cattivi (anche se, su King Atlas e Green Baron ci fu sempre un punto interrogativo, data la loro somiglianza). Io tutt'ora non ho capito i Micronauti se sono buoni o cattivi... boh.

Confezione del Red FalconLe pose del Red FalconTornando a Red Falcon era un'eccezione rispetto ai suoi colleghi, infatti non subì modifiche di alcun genere rispetto al modello originale giapponese, (fatta eccezione per il "becco" a cui venne smussata la punta, facendolo diventare quasi un ridicolo "becco" d'anatra), che rappresentava il protagonista di un telefilm di combattimenti modello Ultraman che si chiamava Death Cross, e che aveva come avversario un dinosauro alla Godzilla, anch'esso magnetico ed intercambiabile con molti componenti, peccato che non giunse mai da noi. Red Falcon era quasi uguale all'originale quindi e aveva alcuni accessori (non tutti quelli disponibili in Giappone però), il tutto nella medesima enorme confezione. Gli accessori erano delle ali (con tanto di missili), una testa di falco (che si poteva sparare come un missile), un corpo da falco (da cui veniva sparata la testa), delle zampe munite di rotelline, e la coda da falco con reattori. Con questi accessori si poteva creare un falco robotico, unendoli al corpo del personaggio, e quindi escludendo la testa e gli arti, ma in realtà le combinazioni erano molteplici. Red Falcon era anche dotato di una possente spada e dei soliti missili in gomma. Insomma, una vera figata. Quando uscì nei negozi ricordo che ero talmente esaltato che me lo feci comprare immediatamente... e pensai subito "questo è in assoluto il gioco più bello che io abbia mai avuto" !!! La cosa bella di Red Falcon, al di là del fatto che fosse più ricco di accessori e diverso e quindi innovativo rispetto ai precedenti Micronauti, era che era proprio bello d'aspetto ! Aveva tanti colori sgargianti, gli occhi di metallo dorato lucido, il corpo trasparente con dentro i circuiti tipo Microman, più dettagli in tutto il corpo e ovviamente un aspetto davvero figo, che a me personalmente rievocava un po' i Gatchaman e gli altri eroi Tatsunoko (Kyashan, Polymar, Tekkaman...).

Confezione della MicroniteNel periodo in cui i Micronauti tiravano alla grande, la Gig lanciò un prodotto molto simile al famoso Slime dei Masters, e cioè la Micronite. Penso che la cosa fosse esclusivamente Gig, la Micronite era una pallina di plastica a forma di meteora, o di pianeta con crateri, tipo Luna, e dentro c'era una materia gommosa ed elastica, che prendeva le forme che gli davi e faceva altre cose strane... solo che dopo un po' si sporcava e non appicciava più...

Il successo dei Micronauti, dopo molti anni di fasti, terminò nel 1986 con due modelli che però non furono creati dalla Mego (e infatti non giunsero mai negli States), e che da noi giunsero grazie alla Gig (che aveva distribuito i Micronauti sin dall'inizio), direttamente dal Giappone, sempre col marchio Takara. I due modelli nuovi vennero chiamati "Fantanauti" ed erano non più fantascientifici, ma fantasy : Totila il buono, Viscid il cattivo, entrambi muniti di molte armi in plastica (spade, scudi, mazze e via discorrendo) e di destrieri (Uragan l'unicorno e Venefic il drago). Lo stampo non aveva niente a che vedere coi vecchi Micronauti, ma c'erano ancora le sfere magnetiche. I due guerrieri alla "Masters of the Universe" non ebbero il successo sperato, e infatti la linea terminò con loro due. Ci furono altri prodotti Mego/Takara muniti di sfere magnetiche che giunsero in Italia, quasi tutti distribuiti dalla Gig : c'erano alcuni eroi Marvel/Dc (Hulk, Superman, Batman, Spiderman), i personaggi del secondo anime dedicato a Pinocchio, i personaggi tratti dal film "Black Hole" (che trovate nel settore "descrizioni" di questa rubrica), e un'altra linea non Mego/Takara che si chiamava "i Clicketti", e cioè animali scomponibili (anch'essi li trovate tra le descrizioni). Ma la più pazzesca, era quella dei Cavalieri Stellari, distribuiti in Italia dalla Litardi : altro non erano che i soliti Micronauti, con le teste da Cowboy !!! Allucinanti... i personaggi erano tre : Capitan Cosmo (tutto blu), Jack-il (rosso) e Scare-face (verde), e ognuno aveva il suo cavallo (solito modello alla Jeeg), dei rispettivi colori, i cavalli si chiamavano : Vigilante, Metallion, Steed. Verso la fine degli anni '80, la Jeeg ripropose i primi due Micronauti magnetici, e quindi Force Commander e Baron Karza, ed Emperor, variando però alcuni colori : avevamo quindi Baron Karza di un grigio scuro coi dettagli rossi, e lo stesso valeva per il suo cavallo Andromeda, mentre Force Commander fu lasciato identico, solo che il rosso dei suoi dettagli era leggermente più acceso, mentre Oberon, il suo destriero, divenne rosso scuro coi dettagli bianchi. Emperor, infine, era quasi identico, solo che il suo corpo oro era un po' più sbiadito.

Il rarissimo Baron Karza grigioIn quel periodo, uscì anche un altro modello di Baron Karza, grigio coi dettagli blu, io lo possiedo e ve lo mostro in foto (sbirciate in giro e lo trovate). E non è finita, nel 2003 infatti sono usciti di nuovo i Micronauti, tutti i pezzi più classici, e non solo quelli magnetici. Solo che quasi tutti hanno un colore diverso, la confezione è del tutto differente e quelli magnetici non sono tutti e hanno pure il corpo trasparente... quindi non è questa gran cosa che li abbiano ristampati. Tornando al Giappone ci furono altri giochi che sfruttarono le sfere magnetiche, primo tra tutti Gakeen, altro robot di Go Nagai, che sulla scia di Jeeg sfruttava anch'esso il potere magnetico per unirsi (croce d'incanto !!! Uomo magnete in un solo essere !!!), ma ci furono anch Godam, robot time-bokan ciccione della Tatsunoko e Balatack, robot un po' particolare ricchissimo di accessori.

Parlare dei miei ricordi legati ai Micronauti è difficile, perchè ce ne sono davvero tantissimi. Uno dei più lontani però è legato a quando fui ricoverato per la prima volta in ospedale, avevo credo 5 anni o giù di lì, forse anche meno. Mi ero preso qualcosa, tipo una bronchite, non so. Una sera ero lì che mi annoiavo, e all'improvviso giunsero i miei genitori con i miei nonni... io ero felicissimo, e mentre ero lì bello contento di averli con me, mi danno un pacchetto enorme... lo apro, e sapete cosa c'era dentro ? King Atlas e Green Baron con i rispettivi cavalli ! E quindi ben 4 confezioni di Micronauti tutte assieme ! A casa ovviamente avevo Force Commander e Baron Karza, e quindi... la famiglia era riunita :) Mi ricordo poi tantissime cose, perchè questa linea è stata la prima vera linea di giochi di fantascienza, e tutt'ora ritengo una delle migliori in assoluto, di tutti i tempi. Tutti coloro che come me sono nati negli anni '70, chi più chi meno, ha avuto a che fare coi Micronauti e ne conserva un vivido ricordo, sono stati una parte importante della nostra vita ricreativa, e sono contento di aver scritto un romanzo al posto di una recensione ^_^ Con questo, per ora, vi saluto e vi raccomando di continuare a seguirci... le sorprese qui non finiscono mai !!! Ciao !


Sasuke Kid ^_^ Recensione di Sasuke Kid
Prima versione - 17 Aprile 2004
Ultima correzione - 1 Maggio 2004