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.: Premessa Jupy è una nostra amica. Il suo vero
nome è Yuko, è nata a Gifu (vicino Nagoya) il 12 Aprile del 1963. E' sposata con Junji,
e ha una figlia di 15 anni che si chiama Miki. Questa pagina gestita da lei e tradotta da
me dall'inglese, è una sorta di piccolo diario, in cui ci parla della sua vita, delle
sue sensazioni, dei suoi sogni e della quotidina realtà del Giappone, così come la vede
lei, che è giapponese e vive lì da sempre. Ma Jupy non è solo giapponese, è anche una
persona speciale : una sognatrice, una donna intelligente e sensibile, una persona che ama
la natura, la libertà e che ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo, sperimentando
la vita, e tutto ciò che essa può offrire. Chi meglio di lei può descrivere quel magico
paese che molti di noi sognano di visitare ? Quello che spero è che attraverso i suoi
pensieri possiate capire qualcosa di più del paese del sol levante, in un modo più
particolare e originale del solito, e molto personale e sincero, in perfetto stile
Nijirain ^_^
E ora, lascio la parola a Jupy e ai suoi racconti e pensieri...
.: Onsen Paradise
Sono stata alle terme qualche giorno fa (noi le chiamiamo Onsen), con una mia cara amica.
In Giappone abbiamo moltissime stazioni termali, è cosa diffusa frequentarle per le
vacanze, o per rilassarsi qualche giorno. Nella mia città, ce n'è una particolarmente
bella, e quindi io e la mia amica abbiamo deciso di andarci per concederci un po' di
relax. Non abbiamo passato la notte, ci siamo semplicemente andate per fare il bagno,
anche perchè è una stazione termale abbastanza economica. Qui in Giappone abbiamo
diversi tipi di Onsen, e le più belle sono quelle in cui è possibile pernottare e
mangiare cibi squisiti, tipici di quella specifica zona. Ci viene donato il kimono, o lo
yukata (a seconda della stagione), e si passa l'intera permanenza nelle Onsen vestiti
così (a parte quando si fa il bagno !!!). Di solito le Onsen si trovano all'interno dei
Ryokan (piccoli alberghi tradizionali gestiti da famiglie), e quindi l'atmosfera è
accogliente e rilassante, e i proprietari del Ryokan si prendono cura dei propri clienti
come se fossero membri della propria famiglia, servendo i pasti, cucinati ad arte, in
camera. Questa in cui siamo stati però, come ho detto, era differente, era semplicemente
composta dalle terme. A volte è possibile fare un bagno parlando con familiari ed amici,
e di solito uomini e donne sono separati, ma a volte capita che i bagni siano comuni per
entrambi i sessi. Questo di solito però capita nelle zone di campagna, in città è
davvero difficile. Questa volta però, le terme in cui stavamo andando, erano proprio
così ! Miste !!!
Prima che andassimo alle terme, il marito
della mia amica le chiese "da quando hai deciso di mostrare il tuo corpo nudo a tutti
?"... ovviamente stava ironizzando ;) Comunque, arrivate alle terme, pagammo ed
entrammo nella zona "onnayu" cioè lo spogliatoio per le donne. Arrivate alle
vasche, trovammo solo donne e qualche bambino, nessun uomo. Facemmo la doccia per lavarci
(come è uso fare qui da noi) e poi ci immergemmo nelle vasche bollenti (di solito
raggiungono i 40 gradi). Parlammo di moltissime cose durante il bagno, e io rimasi un po'
stordita dal calore dell'acqua : non sono molto resistente all'acqua così calda !!!
Comunque conversammo come si conversa di norma al Coffee Shop, però eravamo tutti nudi !
Durante la conversazione, sbirciai i corpi delle altre persone, e pensai a quanto ognuno
di noi è differente dagli altri : ad un certo punto entrò una bellissima ragazza, con un
corpo sodo e perfetto, e tutti si voltarono a guardarla ! Poi mi venne in mente che da
giovane una volta, andai alle terme separate con degli amici di scuola... e durante il
bagno noi ragazze ci accorgemmo di essere spiate dai maschi !!! Che ci guardavano
dall'altro lato del muro di bambù ! Fu terribilmente imbarazzante, ma anche molto
divertente. Terminato il bagno con la mia amica, dopo più di un'ora, io mi sentivo
davvero a pezzi !!! A quella temperatura... mi sembrò di aver perso peso tra le altre
cose !!! La prima cosa che facemmo appena uscite, fu di bere una birra rinfrescante, fu
deliziosa... morivamo di sete, ed eravamo disidratate :)
.: Il Natale nipponico
Quasi tutti i giapponesi adoro il Natale,
anche se siamo per lo più buddisti.
In questo periodo, nella città in cui vivo (Kobe), vicino alla mia casa ci sono molte
abitazioni addobbate con luci e decorazioni natalizie di ogni tipo. Come accade per le
case occidentali. A casa mia, non facciamo decorazioni, perchè a me non piace molto.
Però l'anno scorso ho decorato il tanuki (tasso giapponese) gigante che decora l'ingresso
di casa mia con delle luci di Natale, così, per scherzo ;))) A Natale, comunque abbiamo
una cena speciale, mangiamo una torta e ci scambiamo regali. In città, nei centri
commerciali (che qui sono veramente immensi) ci sono tantissime persone ed è quindi molto
eccitante vedere il Natale avvicinarsi. Ovunque è possibile sentire canzoncine e
motivetti natalizi e c'è una bellissima atmosfera. Tutto questo sino al 25 dicembre,
dopodichè tutti i negozi si attrezzano con articoli per festeggiare il nuovo anno che sta
arrivando.
.: Halloween & Obon
Halloween in Giappone non è molto
popolare. Ma la sua noterietà è cresciuta molto negli ultimi dieci anni. Noi non
festeggiamo nulla di particolare per Halloween, ma a volte organizziamo delle feste in
maschera, anche se non è una cosa così diffusa. Partecipai a una festa simile quando mia
figlia aveva circa 4 anni, la festa era stata organizzata dall'insegnante di inglese, e
Miki si vestì da streghetta. Confezionai io il suo costume.
In Giappone abbiamo una cerimonia simile
ad Halloween che riguarda i morti. Si chiama "Obon". La si festeggia nel pieno
dell'estate, tra il 14 e il 16 di agosto. In questo periodo, i nostri avi tornano in vita
(si fa per dire) in forma di spiriti per ritornare alle loro case, nella loro città
natale. Per cui, ognuno di noi torna nella propria città natale per incontrare i propri
avi. Tuttavia, non mi è mai successo di rivederne qualcuno :) In ogni caso, questo
periodo dell'anno è importante per ricordare i nostri familiari che non ci sono più.
.: Il Signor Ragno
In Giappone usiamo dire che il tempo
d'autunno è come il cuore delle donne. In questo periodo in Giappone comincia a piovere
con una certa frequenza, ma recentemente le stagioni sono un po' cambiate e si hanno anche
delle bellissime giornate. Mi piace molto, quando ci sono queste giornate fresche,
sistemare i panni appena lavati sulla veranda, al mattino presto. Ed è la migliore
stagione per farlo, perchè non fa troppo caldo nè troppo freddo. Adoro osservare il
cielo terso e lucente, di un azzurro intenso, e respirare profondamente l'aria frizzante
del mattino. Il bucato che si asciuga al cielo limpido, con l'aria fresca ha un tenue
profumo di pulito e di sapone, quel tipico odore di asciugato alla luce, odore di Sole.
Sono un paio di giorni che ho notato una
grossa ragnatela sulla veranda. L'ho scoperta mentre stendevo il bucato. Il ragno che la
"abita" è piuttosto grande, e considerate le sue dimensioni, la sua ragnatela
non è poi così enorme. Penso sia facile che si rompa con un leggero colpo di vento. Nei
giorni seguenti alla mia scoperta, il vento ha cominciato a soffiare forte, e subito ho
pensato che la ragnatela si sarebbe rotta, ma quando sono uscita per controllare ho
scoperto non solo che non si era rotta, ma anche che si era ingrandita !!! La osservo
sempre ogni volta che esco in veranda per stendere il bucato, e il ragno è sempre lì
tranquillo, al centro della sua bella ragnatela. Quando c'è il sole, si creano dei
meravigliosi riflessi sulla ragnatela, che risplende di luce propria, mentre il ragno la
domina dal centro, come se ne fosse orgoglioso. Ho seguito l'attività del mio
"coinquilino" ragno per molti giorni, ma un giorno sono andata in veranda e non
l'ho più visto... e ora che non c'è più mi manca ! Era diventato una presenza costante
nella mia giornata, una specie di amico. Conoscerlo mi ha fatto riflettere sul fatto che
la vita è breve, ma non è facile da spezzare, proprio come la sua ragnatela.
.: La Scuola Juku
Mia figlia ha 15 anni e si chiama Miki.
Frequenta le scuole medie, e la prossima primavera comincerà la scuola superiore. In
Giappone le scuole elementari e le scuole medie sono obbligatorie. Se desideriamo andare
alle superiori dobbiamo dare un esame di ammissione. La maggior parte dei giovani
desiderano andare alle superiori, e anche mia figlia lo desidera, e vuole quindi dare
l'esame di ammissione la prossima primavera. Per fare ciò, Miki frequenta una scuola
privata preparatoria che chiamiamo "Juku", ci va una volta alla settimana subito
dopo la scuola. Ma la frequenza dipende dagli studenti : alcuni frequentano la Juku più
volte durante la settimana. Noi genitori speriamo sempre che i nostri figli riescano ad
accedere alle scuole superiori pubbliche, perchè se non dovessero riuscirci, dovrebbero
frequentare le scuole superiori private. Questo sarebbe un problema per noi genitori,
perchè le scuole private si pagano, e qui in Giappone sono estremamente costose e inoltre
non preparano bene quanto quelle pubbliche. Io spero che Miki riesca a passare l'esame di
ammissione per le superiori pubbliche, e spesso le dico "studia con impegno !",
ma so che non posso ripeterglielo continuamente.
La scuola di preparazione
"Juku" è molto diversa da una normale scuola. Le classi sono divise a seconda
del livello di preparazione degli studenti. L'atmosfera però non è "seria",
anzi direi che è molto leggera, disimpegnata. Mia figlia mi dice sempre che ci sono degli
strani professori, particolari e gli studenti usano dar loro dei soprannomi. Uno di loro
somiglia a Michael Jackson e quindi lo chiamano "Michael". La cosa assurda è
che è un giapponese ! Però ha i lineamenti del viso simili a quelli del cantante,
quindi... un altro lo chiamano "Pooh-san", perchè somiglia a Winnie the Pooh.
Gli studenti chiamano i professori con i loro soprannomi ! Una cosa del genere non si
potrebbe certo fare in una normale scuola pubblica, non sarebbe tollerato. Nella scuola
Juku invece, gli insegnanti vengono trattati con confidenza, come amici, e siccome gli
stessi insegnanti vogliono che gli studenti diano il meglio per essere ammessi alle scuola
pubbliche, cercano di creare questa atmosfera amichevole e di mettere tutti a proprio
agio, permettendo scherzi e risate. Se i risultati ottenuti sono buoni, è un bene anche
per noi genitori !!!
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