::: Richard Scarry - l'autore


 



“Non mi interessa creare un libro che viene letto una volta e dopo piazzato su uno scaffale e lì dimenticato. Sono davvero felice quando la gente ha liso i miei libri e li riattacca con lo scotch”.
Richard McLure Scarry (1919 – 1994) ha svelato ai bambini i segreti della vita di tutti i giorni. I suoi mondi erano facilmente comprensibili, popolati da animali educati e di belle maniere, con un occhio particolare sugli assurdi comportamenti umani. Scarry stesso trascorse la sua esistenza attraverso un’affascinante vita costellata da buona sorte e fortunate circostanze, soprattutto facendo ciò che voleva fino all’ultimo dei suoi giorni.
La prima edizione dei suoi libri da 19 cents gli ha reso centinaia di dollari. Scrisse e illustrò più di 300 importanti libri illustrati per bambini, ognuno dei quali densi di humor. Più di 300milioni di copie dei suoi lavori sono passate di mano in mano, molte delle quali tradotte in trenta lingue. Questo lo ha resto il più famoso autore di libri per bambini di tutti i tempi, e possiamo supporre che ci sono due tipi di persone: coloro che sono cresciuti leggendo Richard Scarry, e coloro che invece sono da considerarsi disadattati della società.
Richard Scarry odiava la scuola, e non ha mai prestato attenzione in classe. Preferiva di gran lunga prendere vermi e insetti e lasciarli passeggiare sui tavoli della biblioteca, deliziandosi delle urla delle ragazzine. Anche la responsabile della biblioteca urlava spesso, tanto che Richard alla fine ottenne di farsi buttar fuori per sempre.
Questo fu l’inizio della fine per Richard, e l’inizio del suo amore/odio verso l’educazione tradizionale. Ironia della sorte volle che, anni dopo, la sezione giovani della Boston Public Library fosse piena di sue sue opere, e sempre gremita di marmocchi più o meno distratti come lui.
Il giovane maestro prendeva tante di quelle note sui compiti a casa che fece fatica a finire le medie. Quando finalmente riuscì ad arrivare alle superiori, spesso saltava le lezioni per organizzare spettacolini divertenti in Scollay Square a Boston.
Richard scoperse i misteri del sesso davvero presto. Forse troppo presto. Per lui, ogni ragazza veniva sottoposta a severo studio. Di sicuro più dell’algebra, che venne obbligato a ripetere due volte prima di riuscire a passare l’anno scolastico. Durante le estenuanti sessioni di matematica, imparava a ricopiare la calligrafia della madre per scriversi le giustificazioni. “Gentile Miss O’Conner, Richard non ha potuto frequentare le lezioni ieri, a causa di una forte tosse. Firmato, signora Scarry”.
A causa delle sue frequenti assenze, ci mise 5 anni per finire le superiori.
Fece moltissimi ritratti di una ragazza in particolare, e inevitabilmente questi nudi vennero scoperti dai genitori. Suo padre, un serio e conservatore uomo d’affari, era convinto che l’ossessione del figlio per le donne e il suo scarso rendimento scolastico lo avrebbero ridotto ad una patetica vita in un attico, con nient’altro che spaghetti in scatola per colazione. Una sera gli sequestrò uno delle prime illustrazioni, che raffigurava una ragazza mezza nuda in atteggiamenti intimi, e gli disse a muso duro: “Cosa diventerai, Richard?” “Diventerò un artista, e per farlo devo imparare a disegnare la figura umana”. Forse Richard aveva bisogno di una figura paterna più forte, che l’aiutasse ad avere successo con le ragazze, un po’ come lo zio Arthur, un vero latin lover di New York. Gli raccontava le storie delle mille donne che svenivano ai suoi piedi, e fece tesoro di un suo consiglio: “Comprati un completo di lino da Brooks Brothers, con una camicia azzurro chiaro da indossarci. Questa è l’unica cosa che hai bisogno di imparare nella vita”.
Richard guadagnò i soldi per il vestito vendendo cravatte nell’emporio di famiglia. Sfortunatamente, non passò l’esame di ammissione ad Harvard, dove il padre sperava che entrasse. Su richiesta del genitore, si iscrisse ad economia ma fu un’agonia dal primo anno. Finalmente il padre cedette. Abbandonò ogni intento di controllare la mente del figlio, e lo iscrisse ad una scuola d’arte. Richard, ovviamente, era entusiasta dell’ambiente ricco di nudi (femminili…), pennelli e colori. Era l’inizio di una nuova vita che però venne bruscamente interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale, che mise fine definitivamente ai suoi studi: a un anno dalla laurea venne arruolato, e non avrebbe mai più ottenuto il suo diploma.
Nel suo primo giorno di servizio, gli chiesero di elencare le sue occupazioni in un questionario. Quando scarabocchiò “Artista”, fu inviato alla scuola per riparatori di radio nel New Jersey. Cavolo! Un’altra scuola! Fallì l’esame, ovviamente, guadagnandosi il più basso voto nella storia della scuola: meno trenta!
Le baracche erano enormi e dismesse, le lezioni su come rifare i letti ridicole, il sergente del suo squadrone era odioso, bisognava imparare di nuovo a camminare…sinist-dest..sinist-dest… Richard non riusciva a spiegarsi come la sua vita poteva essere arrivata a un livello tanto infimo.
Un giorno, di punto in bianco, venne spedito nell’ufficio del Maggiore. Chidendosi cosa mai avrebbe potuto combinare di male, tentò un saluto tremolante. “So che lei è un artista, Scarry” disse il Maggiore “Sa dipingere le lettere?A, B, C – queste cose qui?” – “Certo Signore”. E così, gli vennero assegnate due latte di vernice, argento e nero, e ordinato di dipingere una scritta lunga trenta piedi: “Benvenuti al settimo reggimento di Fort Monmouth, New Jersey”. Era un lavoro che avrebbe potuto tenerlo occupato per l’intera durata della guerra, ma dopo poche settimane la pittura si asciugò. Finalmente il suo talento era riconosciuto! Nientemeno che dall’esercito degli Stati Uniti d’America! Wow!

Dopo questo avvenimento, tutto cambiò per Richard. Mentre i suoi compagni correvano con zaini pesantissimi sotto il sole cocente, lui prese un pullman per New York. Venne assegnato ai Servizi Speciali e trasferito a Lexington, in Virginia, un campus pieno zeppo di innocenti giovincelle del corpo delle crocerossine. Non solo! Ricevette anche una licenza medica che lo esentava dai lavori pesanti. Era come ricevere una vacanza di 90 giorni completamente gratis.
Poco tempo dopo, gli venne assegnato un nuovo incarico: dire alle truppe PERCHE’ stavano combattendo, e inviare notizie da casa. Richard non aveva la benché minima idea di come fare. Quando chiese al Colonnello come fare, lui gli urlò dietro: “Tramite posta!” sbattendogli la porta in faccia. Come poteva un soldatino inesperto come Richard risollevare il morale dell’intero esercito americano sparpagliato intorno al mondo? Rielaborando il giornale “Time”, ovviamente. Parafrasò le parti importanti, creò delle illustrazioni, ed era questo il miglior lavoro mai assegnatogli. Nel giro di poco divenne editore e scrittore delle pubblicazioni per il morale delle forze armate. Questo lavoro gli diede ancora più tempo libero, permettendogli di viaggiare in Africa, Algeria, Italia e Francia. Faceva lunghe camminate, sedeva nei bar, studiava antiche rovine, visitava musei e chiese. Questa esperienza gli instillò un grande amore per i viaggi e le culture straniere, che tempo dopo influenzò il suo best-seller per bambini “Busy busy world”.
A guerra finita, Richard era un 27enne in possibilità di dire di aver intrattenuto un pubblico di un milione di lettori a settimana. Cercò un lavoro “vero” e venne assunto nella sezione arte di Vogue. Urrà! Tre settimane dopo, venne licenziato. Senza motivo, dissero solo che non era adatto per quel lavoro. Quando allora lui chiese perché era stato assunto per quella posizione, gli dissero solo di essere rimasti positivamente impressionati dal suo completo di lino.
Trovò un appartamentino a Manhattan, e un lavoro in un’agenzia di pubblicità dove incollava foto per i layout, ma si trattava di un lavoro non creativo e noioso. Durò solo tre mesi.
Faceva nel frattempo un’intensa vita sociale andando alle feste, nei ristoranti, e correndo dietro alle donne. Durante un party conobbe Patsy Murphy, che sarebbe poi divenuta la sua prima e unica moglie. I suoi giorni da playboy erano finiti e lui si dichiarò a lei in modo efficiente, tramite telegramma: BISOGNO SPOSTARE PIANOFORTE. PESANTE. BISOGNO AIUTO. VIENI SUBITO. DICK… se si può considerare una proposta… comunque si sposarono l’11 settembre 1948 e Richard era così intenzionato a diventare un artista competente che cominciò a cambiare la sua personalità. Condusse una vita tranquilla e ritirata, e non era più tanto chiacchierone. Nel frattempo Patsy usciva, beveva, fumava, era molto estroversa e le piaceva la compagnia. Scarry stava invece diventando un lavoratore disciplinato, che si alzava alle otto di mattina per disegnare fino alle quattro, con solo un’ora di pausa pranzo. A Patsy non era permesso di parlargli durante quell’ora, semplicemente gli lasciava sul tavolo un panino al prosciutto e tornava al piano di sotto. Fu solo verso il 1959 che i suoi personaggi animali divennero antropomorfi. Scarry voleva creare un mondo diverso per i bambini. Aveva un piano segreto per sviluppare un nuovo tipo di dizionario che ordinava le parole per categoria invece che per alfabeto. Questo format gli permise di disegnare più di 1400 personaggi antropomorfi, e scrivere brevi storie per ogni categoria. Il risultato fu “Richard Scarry Best Word Book Ever” che riuscì a vendere 7 milioni di copie in pochi anni.
Richard aveva una sua particolare tecnica: non scriveva le storie, ma le disegnava direttamente su acetato. Poi cominciava a colorare per colore: prima tutti i rossi, poi tutti i blu, poi tutti i gialli, ecc, e colorava prima tutti i cani, poi tutti i gatti, poi tutti i maiali ecc. Una volta pronti i disegni, ci attaccava sopra con lo scotch i blocchi di testo, che poi l’editore doveva rivedere perché pieni di errori ortografici e di sintassi. Richard ovviamente voleva essere prima di tutto un intrattenitore e solo dopo un educatore, proprio perché da sempre aveva odiato la scuola e non voleva assolutamente risultare noioso.
Detestava gli spazi bianchi, che riempiva il più possibile. In questo modo i suoi piccoli lettori dovevano leggere e rileggere con attenzione le sue storie, trovando ogni volta qualcosa di nuovo.
Richard ammirava il lavoro di Beatrix Potter, anche se il suo lavoro era totalmente differente. Entrambi trattavano di animaletti antropomorfi, ma ei passava ore a trovare il modo di renderli più realistici possibili, e mai a nessun lettore poteva venire in mente di considerarli umani. Scarry teneva molto in considerazione le caratteristiche di ogni animale (al gorilla piacciono le banane e prova a rubarle, il verme fa i buchi nelle mele, e l’autobus ha sempre un buco per il lungo collo della giraffa), ma queste caratteristiche erano solo per scherzarci su.
Il vero motivo per cui lavorava in questo modo era perché disegnare animali era più divertente che disegnare persone: divertente da disegnare, divertente per i bambini, e divertente anche per gli adulti che leggono mille volte ai loro bambini questi libri.
Nonostante disegnasse simpatici animaletti, venne accusato di essere maschilista perché i suoi personaggi femminili erano spesso impegnati in lavori domestici, ma anche accusato di razzismo per alcuni personaggi stereotipati. Purtroppo dovette togliere alcune storie dalle sue raccolte per far tacere le malelingue, e disegnare personaggi maschili che si impegnavano a rassettare la loro casetta.
Scarry non ha mai ricevuto alcun riconoscimento ufficiale, ma poteva considerare il suo premio personale i milioni di dollari che ricavava dalle vendite di milioni di libri.
Negli anni ’80 venne colpito da una malattia degenerativa alla retina oculare, in seguito da un tumore all’esofago e infine un attacco di cuore che lo portò a spegnersi nella sua casa il 30 aprile 1994 all’età di 74 anni. La moglie Patsy lo seguì l’anno successivo.
Il loro figlio Huck continua la tradizione familiare, scrivendo e illustrando libri educativi per bambini.



 



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